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F1, Sergio Perez e il rapporto difficile con le qualifiche: in Qatar fuori dalla top 10 per l’ottava volta

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Sergio Perez

Il problema era già abbondantemente acclarato, ma quanto successo nel venerdì che ha aperto il GP del Qatar, diciassettesimo appuntamento del Mondiale 2023 di F1, non ha fatto altro che confermare un trend non semplicissimo da spiegare. Stiamo parlando del difficile rapporto tra Sergio Perez, secondo pilota della Red Bull, e le sessioni di qualifica.

Malgrado la sanzione per track-limits che lo ha spinto fuori dalla Q3, anche il tracciato di Losail ha certificato l’ennesima prestazione negativa stagionale del messicano: con oggi è infatti l’ottava volta su diciassette che Checo non centra un piazzamento in top 10, con un andazzo in linea generale oggettivamente preoccupante.

Dopo un inizio tutto sommato positivo, macchiato “solo” dalla ventesima piazza raccolta in Australia, i problemi in qualifica di Perez hanno cominciato a palesarsi in modo evidente a partire da Monaco, gara che ha aperto una serie di risultati oltremodo deludenti, ovvero l’undicesimo piazzamento della Spagna, il dodicesimo del Canada, il quindicesimo dell’Austria, il sedicesimo della Gran Bretagna e il nono dell’Ungheria.

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Dopo il terzo posto ottenuto in Belgio, il messicano ha dato vita invece a una vera e propria altalena non raggiungendo mai la prima fila e centrando la settima posizione in Olanda, la quinta in Italia, la tredicesima a Singapore e la quinta del Giappone, per poi scivolare di nuovo nella tredicesima casella qui in Qatar.

Si tratta di dati che spingeranno sicuramente chi di dovere a una riflessione non appena si concluderà il Mondiale. Sono in tanti infatti che reputano ormai improbabile una permanenza di Perez all’interno della scuderia anglo-austriaca il prossimo anno. E i risultati delle qualifiche così tanto reiterati non possono fare altro che spingere il pilota ancora più lontano dal team di Horner.

Foto: LaPresse

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