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Ginnastica artistica, Hashimoto ha vinto l’all-around dei Mondiali ma non era qualificato! Cos’è successo, regola dei passaporti e il sacrificio di Kaya

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Daiki Hashimoto

Daiki Hashimoto ha vinto il concorso generale individuale ai Mondiali 2023 di ginnastica artistica. Il giapponese si è imposto con il punteggio complessivo di 86.132, riuscendo a rimontare di forza dopo un pessimo avvio al corpo libero (13.466) grazie a tre ottime rotazioni tra cavallo (14.366), anelli (14.000) e volteggio (15.000). Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 ha preso poi definitivamente il largo tra parallele pari (14.800) e sbarra (14.500), difendendo così con pieno merito il titolo iridato che aveva conquistato lo scorso anno a Liverpool.

Il Campione del Mondo si è confermato sul trono allo Sportpaleis di Anversa, ribadendo di essere il migliore interprete in circolazione sul giro completo e lanciando un chiaro messaggio verso le Olimpiadi di Parigi 2024, dove andrà a caccia del bis a cinque cerchi. Tra l’altro il 22enne ha firmato la sempre prestigiosa doppietta in campo iridato, visto che martedì sera aveva fatto festa insieme ai compagni nella gara a squadre davanti alla Cina e agli USA.

La vittoria di Daiki Hashimoto ha però una grande curiosità alle spalle. Al termine del turno preliminare, infatti, l’Imperatore si era ritrovato in terza posizione (85.432) alle spalle di altri due giapponesi ovvero Kenta Chiba (85.799) e Kazuma Kaya (85.598). Stando così le cose era escluso dalla finale all-around: non si era qualificato sul campo perché la regola dei passaporti prevede che massimo due connazionali possano prendere parte al medesimo atto conclusivo.

La Federazione Giapponese è così dovuta intervenire, ha escluso il povero e incolpevole Kazuma Kaya dalla sfida, sostituendolo proprio con Daiki Hashimoto. Indubbiamente brutale, ma non è la prima volta che il verdetto delle qualifiche non venga silenziosamente rispettato e che i Direttori Tecnici ci mettano mano: è giusto così, le singole situazioni devono essere valutate con attenzione e il Sol Levante ha giustamente scelto di affidarsi al suo uomo migliore, venendo premiato con una splendida medaglia d’oro.

Foto: Lapresse

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