Artistica
Ginnastica artistica, il Giappone vince la gara a squadre dei Mondiali. Italia ottava, podio lontano
Il Giappone ha vinto la gara a squadre maschile dei Mondiali 2023 di ginnastica artistica. La corazzata asiatica si è imposta con il punteggio complessivo di 255.594, al termine di una serata semplicemente sontuosa e dominata in lungo e in largo come voleva il pronostico della vigilia. La compagine nipponica aveva prevalso anche in qualificazione e oggi ha ribadito la propria superiorità, tornando sul trono dopo addirittura otto anni di distanza dalla magia di Glasgow 2015. Si tratta del settimo sigillo della storia per il Sol Levante, ma per ritrovare il pokerissimo iniziale bisogna risalire al periodo che va dal 1962 al 1976 quando sulla scena c’erano i Samurai Yukio Endo, Takeshi Kato e Mitsuo Tsukahara, pionieri della Polvere di Magnesio e i cui nomi sono ancora oggi dei pilastri nel Codice dei Punteggi.
Daiki Hashimoto ha gareggiato da vero Campione Olimpico e del Mondo all-around, prodigandosi su cinque attrezzi e facendo la differenza tra parallele pari (14.866), sbarra (14.366) e corpo libero (14.300). Accanto a lui i solidi Kenta Chiba e Kazuma Kaya, imperdibili le staffilate di Kazumi Minami al volteggio (15.000) e di Kaito Sugimoto (14.833 alle parallele).
La Cina ha abdicato dopo il trionfo dell’anno scorso, ma la formazione era diversa per quattro quinti. Il migliore è stato Hao You con 14.866 al castello e 14.966 sugli staggi, affiancato da Yang Liu (15.000 agli anelli). Argento anche per Weide Su (decisiva la caduta alla sbarra, dove ha ottenuto 11.166), Wei Sun e Chaopan Lin. La Cina ha chiuso al secondo posto con il punteggio di 253.794 precedendo gli USA (252.428) di Yul Moldauer e la Gran Bretagna (249.461) di Max Whitlock (15.266 al cavallo) e Courtney Tulloch. Seguono Svizzera (244.426), Germania (244.026) e Canada (243.028).
L’Italia è scesa in pedana per cercare il colpaccio, dopo il convincente sesto posto nel turno preliminare che era valso il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024 e il ritorno ai Giochi dopo dodici anni di assenza. I Campioni d’Europa si sono presentati all’appuntamento senza nulla da perdere e con il sogno di provare a migliorare il quarto posto dell’anno scorso, ma la missione degli azzurri è saltata per aria tra la terza e la quarta rotazione, quando si è susseguita una serie di errori tra parallele pari e sbarra. A quel punto i ragazzi del DT Giuseppe Cocciaro si sono purtroppo chiamati fuori dalla lotta per le medaglie, sono stati bravi a riscattarsi con una superba rotazione al corpo libero (41.999, i migliori in assoluto) ma poi un esercizio lacunoso in apertura al cavallo li ha relegati fuori dalla top-5.
L’Italia è una squadra coriacea, grintosa, ammirevole e questi Moschettieri hanno scritto la storia, ma la serata odierna ha reso evidente che per puntare al podio bisogna inevitabilmente confezionare la gara perfetta e probabilmente sperare anche in qualche errore delle grandi corazzate. Oggi servivano 252.4 punti per salire sul terzo gradino del podio, in occasione del trionfo continentale di questa primavera se ne raccolsero 249.5. Lo scorso anno l’Italia fu quarta ai Mondiali con 246, a 1.3 punti di distacco dalla Gran Bretagna. Su questo aspetto bisognerà riflettere in sede di convocazioni per i Giochi Olimpici, l’innesto di qualche specialista (comunque votato alla squadra) potrebbe giovare e aumentare le chance di medaglia nella capitale francese.
La nostra Nazionale ha chiuso all’ottavo e ultimo posto con il punteggio complessivo di 241.160 (41.999 al corpo libero, 36.499 al cavallo con maniglie, 39.899 agli anelli, 43.299 al volteggio, 39.432 alle parallele pari, 40.032 alla sbarra). Dopo una comunque positiva rotazione agli anelli (13.266 di Yumin Abbadini, 13.500 di Lorenzo Minh Casali e 13.133 di Mario Macchiati) e un giro al volteggio di ottimo impatto (14.566 di Nicola Bartolini, 14.400 di Casali e 14.333 di Macchiati), l’Italia va in sofferenza alle parallele dove purtroppo Casali sbaglia (12.900) e il super specialista Matteo Levantesi cade (12.366, domenica sarà in finale), non basta il 14.166 di Macchiati.
Alla sbarra è proprio Macchiati ad andare in affanno (12.833), Levantesi (13.166) e Abbadini (14.033) hanno completato una rotazione difficile e che ha tagliato l’Italia fuori dai giochi. La reazione al corpo libero (14.066 di Casali, 14.033 di Bartolini e 13.900 di Abbadini) non cambia la sostanza, poi Macchiati cade in apertura al cavallo (10.633) seguito dagli esercizi di Abbadini (12.733) e Bartolini (13.133).
Foto: Photo LiveMedia/Filippo Tomasi