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Ginnastica artistica, USA imbattibili senza Simone Biles? Partono con il 35% del lavoro fatto. E l’abbraccio con De Jesus…

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USA ginnastica

Gli USA hanno vinto la gara a squadre dei Mondiali di ginnastica artistica per la settima volta consecutiva. Un filotto impressionante aperto a Rotterdam nel 2011 e proseguito nei tre successivi cicli olimpici: Nanning 2014 e Glasgow 2015, Doha 2018 e Stoccarda 2019, Liverpool 2022 e Anversa 2023. Una striscia da record (ormai ampiamente distanziato il pokerissimo timbrato dalla Romania tra il 1994 e il 2001) che ribadisce in maniera nitida la caratura di questa Nazionale e la profondità del movimento a stelle e strisce.

Negli ultimi dodici anni soltanto un’altra realtà è riuscita a battere la corazzata americana: la Russia, che è fuori dal circuito da un anno e mezzo a causa del conflitto bellico aperto con l’Ucraina, alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Quel giorno Angelina Melnikova e compagne si scatenerano, approfittando anche del ritiro in corsa di Simone Biles, per regalarsi un’inattesa apoteosi a cinque cerchi. Proprio quella Simone Biles che ieri era in pedana ad Anversa, sede del suo primo sigillo all-around dieci anni fa, e che ha fatto la differenza.

Gli USA si sono imposti imposti con il punteggio di 167.729, ovvero 1,2 punti rispetto al sigillo di undici mesi fa. Il vantaggio sulla seconda classificata, ovvero il Brasile, era di 2,2 lunghezze contro le 3,2 accumulate in terra tedesca sulla Gran Bretagna. Questi i freddi numeri, ma è corretto soffermarsi su due aspetti: gli Stati Uniti hanno gareggiato con quattro atlete poiché Joscelyn Roberson si è infortunata nel riscaldamento; Leanne Wong ha sbagliato di tutto alla trave, fermandosi a quota 11.700.

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Simone Biles ha chiuso il giro completo con 58.7: il 35% dei punti di Team USA porta la sua firma… Si tratta di numeri surreali e irraggiungibili per le rivali, che già quando toccano viaggiano sopra i 56 possono ritenersi veramente soddisfatte. Il DT Enrico Casella ha dichiarato che con in squadra Simone Biles si parte con 5-6 punti di vantaggio: ci può stare perché esegue 4 esercizi su 12, andando sempre ben oltre i 14 punti e sfondando addirittura i 15 al corpo libero. Se la 26enne non fosse rientrata in attività dopo un paio di anni a “riposo”, probabilmente il Brasile avrebbe potuto ambire a qualcosa di meglio della medaglia d’argento.

Stiamo d’altronde parlando di una fuoriclasse mai vista, che ha rivoluzionato la Polvere di Magnesio e che ha tra l’altro avuto la personalità di andare ad abbracciare Melanie De Jesus Dos Santos, in festa con la sua Francia: la transalpina si allena nella stessa palestra di Simone e hanno condiviso le difficoltà dell’ultimo periodo, in cui la statunitense stava rientrando dopo le criticità di Tokyo 2020 e la francese doveva mettersi a posto dopo una serie di risultati poco soddisfacenti.

Foto: Lapresse

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