Calcio
Gli ultimi risultati dell’Italia: un pareggio criticato e una vittoria di rabbia. Ora servono conferme: cosa aspettarsi dalla Nazionale di Luciano Spalletti?
Qual è l’Italia di Luciano Spalletti? Dopo un mese di assestamento, gli azzurri tornano in campo per altri due impegni validi per le qualificazioni agli Europei 2024 in Germania e per mantenere quel secondo posto che significherebbe entrare tra le migliori 24 del Vecchio Continente. Le prime due uscite hanno dato segnali contrastanti, ma in costante miglioramento.
Cominciamo dal pareggio contro la Macedonia del Nord a Skopje, arrivato nel finale per una imprecisione di Donnarumma su un calcio di punizione di Bardhi. La selezione azzurra, dopo un discreto inizio, ha abbassato nettamente il baricentro nella seconda frazione rispettando troppo gli avversari, venendo così punita e costringendo la selezione ad un successo con l’Ucraina.
Successo puntualmente arrivato a Milano, di cui si ricorda un Frattesi da applausi. Ma tutta l’Italia è stata molto più vicina a quella che Spalletti vorrebbe sempre in campo: riaggressione nella trequarti avversaria, scambi veloci, sovrapposizioni e spinta costante dagli esterni, sia di difesa che di attacco, per un undici che vuole avere la predominanza della partita.
Bisognerà ripartire da questa partita per i prossimi due impegni, con Malta ed Inghilterra. Con i fanalini di coda, battuti con un faticoso 2-0 a marzo, è obbligatoria la vittoria, per poi arrivare a Londra per un primo vero test con una grande squadra e capire davvero chi è, o cosa vuole essere, l’Italia di Luciano Spalletti.
Foto: LaPresse