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Golf, il ranking mondiale piange per l’Italia. Ma alle Olimpiadi di Parigi 2024 potrebbero qualificarsi due azzurri…

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Francesco Molinari

L’Italia, al momento è inutile negarlo, sta vivendo a livello di giocatori un periodo complicato con il golf. La Ryder Cup 2023 è stata il momento più alto della storia di quest’anno tricolore, e non va di certo sottovalutato: oltre 270.000 presenze al Marco Simone Golf & Country Club nella settimana di allenamenti, Junior Ryder Cup, All Star Match e competizione principe complessiva sono un numero che fa capire quanto sia stata grande la passione attorno all’evento.

Le chance di qualificazione di golfisti italiani si erano accese nel 2022 con Guido Migliozzi e il suo successo all’Open di Francia, che però è rimasto sostanzialmente isolato. Da allora il vicentino ha vissuto una forma molto altalenante, passando da una top 100 di nuovo molto vicina all’uscita dai 200 (va detto che, di recente, ha colto alcuni risultati nei 20 sul tour europeo che stanno contribuendo a riportarlo in una discreta fiducia).

Il numero 1 azzurro, così, resta Francesco Molinari, che seppur a sua volta a rischio di uscita dai 200 è riuscito a cogliere l’unico risultato di rilievo per quel che concerne l’Italia sui circuiti maggiori: il 5° posto ad Abu Dhabi a gennaio. Anche per questo il ranking mondiale non sorride certo agli azzurri. E, in questo senso, sembra un po’ un ritorno agli anni difficili dell’inizio del secolo, in cui per qualche anno al declino di Costantino Rocca non seguirono particolari vicende fino al successo di “Chicco” all’Open d’Italia 2006, preludio a una carriera la cui brillantezza è nota a tutti.

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Tutte queste situazioni si vanno a riflettere anche sulla strada che porta a Parigi 2024. Va ricordato il regolamento olimpico: entro le prime 15 posizioni possono qualificarsi alla rassegna a cinque cerchi i migliori quattro di ciascun Paese. Dal 16° posto in poi, invece, si scende a due per Paese. Di fatto, solo gli USA hanno un “pacchetto completo” da quattro (al momento Scheffler, Cantlay, Schauffele e Homa), mentre la Gran Bretagna, comprensiva di tutto, ha tutti gli inglesi di grido a oggi pronti per il Le Golf National, vale a dire Fitzpatrick, Hatton e Fleetwood. Ci sarebbe anche Rory McIlroy, che però ha scelto fin da inizio carriera di rappresentare l’Irlanda sulla base del fatto che ai nordirlandesi è concesso di scegliere sotto quale bandiera gareggiare a inizio carriera. McIlroy ha scelto Dublino, senza mai cambiar strada.

La teoria dice che entrano i primi 60 della graduatoria mondiale. La pratica dice che, poiché l’OWGR è pieno zeppo di americani e britannici (ma non solo), la forbice si allarga notevolmente, fino ad arrivare a oggi al numero 335, cioè il portoricano Rafael Campos, ultimo ingresso diretto alle Olimpiadi sul percorso che fu della Ryder Cup 2018, oltre che dell’Open di Francia da diversi lustri. Va inoltre ricordata la particolarità delle scelte del comitato olimpico olandese: se Joost Luiten o chi per lui non sarà entro il 100° posto al 17 giugno 2024, allora sarà proibita la partecipazione.

Ecco perché, allo stato attuale, Francesco Molinari e Guido Migliozzi possono considerarsi comodamente all’interno della fascia qualificazione per le Olimpiadi, essendo rispettivamente 50° e 54°. Il torinese sarebbe alla sua prima volta, dal momento che saltò le edizioni di Rio e Tokyo per differenti ragioni, mentre il vicentino in Giappone ha raccolto il 32° posto dopo aver sognato per diverso tempo una top ten. Vale però la pena ricordare come proprio Migliozzi, al Le Golf National, abbia quel ricordo molto felice di un fenomenale approccio per il birdie alla 18 che, lo scorso anno, lo ha reso vincitore dell’Open transalpino.

C’è anche il capitolo delle riserve, che si apre qualora ci dovessero essere delle rinunce. In casa Italia, il ruolo è al momento in capo a Edoardo Molinari, che con Francesco ha svolto il ruolo di vicecapitano al Marco Simone, e a Matteo Manassero, che insieme a diversi altri azzurri è stato grande protagonista sul Challenge Tour con la speranza di rientrare sul DP World Tour dopo anni difficili e un processo di risalita lungo un paio d’anni.

A proposito di azzurri, va rimarcata proprio questa speranza: considerato che, dopo tempi difficilissimi legati a guai fisici, Renato Paratore sta provando a ritrovare costanza (e se la ritrova sull’interezza dei quattro giorni diventa pericoloso per tutti) e ha anche un numero elevatissimo di tagli superati in chiave continentale. Inoltre, dati anche i cinque successi azzurri sul Challenge Tour (2 Manassero, 1 Laporta, Pavan e Scalise), ecco che potrebbe arrivare una certa competizione per i posti olimpici. Ma di domande al 2024 (e alla fine del 2023) ancora ce ne sono da fare: Francesco Molinari ritornerà in una buona forma? Migliozzi riprenderà la via che l’ha portato fino al quarto posto dello US Open 2021? A questo e ad altro solo il tempo darà risposta.

Di seguito il ranking aggiornato tenendo conto dell’ultimo ranking mondiale stilato secondo i tornei della scorsa settimana (2-8 ottobre). Il primo numero è legato alla classifica olimpica, il secondo a quella dell’OWGR.

1 1 Scottie Scheffler USA
2 2 Rory McIlroy IRL
3 3 Jon Rahm ESP
4 4 Viktor Hovland NOR
5 5 Patrick Cantlay USA
6 6 Xander Schauffele USA
7 7 Max Homa USA
8 8 Matt Fitzpatrick GBR
9 11 Tyrrell Hatton GBR
10 13 Tommy Fleetwood GBR
11 15 Cameron Smith AUS
12 16 Tom Kim KOR
13 21 Sepp Straka AUT
14 23 Jason Day AUS
15 26 Sungjae Im KOR
16 29 Ryan Fox NZL
17 33 Corey Conners CAN
18 34 Shane Lowry IRL
19 35 Emiliano Grillo ARG
20 38 Hideki Matsuyama JPN
21 48 Nick Taylor CAN
22 52 Adrian Meronk POL
23 59 Ludvig Aberg SWE
24 64 Joaquin Niemann CHI
25 70 Alex Noren SWE
26 71 Victor Perez FRA
27 76 Pablo Larrazabal ESP
28 79 Mito Pereira CHI
29 81 Thomas Detry BEL
30 83 Nicolai Hojgaard DEN
31 90 Rasmus Hojgaard DEN
32 91 Stephan Jaeger GER
33 92 Abraham Ancer MEX
34 93 Thriston Lawrence RSA
35 96 Yannik Paul GER
36 102 Alejandro Tosti ARG
37 104 Ryo Hisatsune JPN
38 105 Christiaan Bezuidenhout RSA
39 116 Joost Luiten NED
40 120 Thomas Pieters BEL
41 127 Romain Langasque FRA
42 144 Daniel Hillier NZL
43 156 Anirban Lahiri IND
44 165 C.T. Pan TPE
45 168 Shubhankar Sharma IND
46 175 Sami Valimaki FIN
47 178 Carl Yuan CHN
48 180 Zecheng Dou CHN
49 191 Sadom Kaewkanjana THA
50 197 Francesco Molinari ITA
51 201 Kevin Yu TPE
52 203 Gavin Green MAS
53 207 Sebastián Muñoz COL
54 214 Guido Migliozzi ITA
55 261 Phachara Khongwatmai THA
56 277 Scott Vincent ZIM
57 282 Kristian Johannessen NOR
58 286 Kalle Samooja FIN
59 305 Fabrizio Zanotti PAR
60 335 Rafael Campos PUR

Foto: LaPresse

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