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Biathlon
Julia Simon rimessa in libertà dopo l’interrogatorio. I retroscena della ‘guerre civile’ nel biathlon francese
Julia Simon è stata rimessa in libertà dopo aver trascorso tutta la giornata di martedì 24 ottobre in stato di garde à vue, nella stazione di polizia di Albertville. La ventisettenne francese, vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo di biathlon, ha dovuto rispondere agli inquirenti in un interrogatorio relativo alle denunce presentate nei suoi confronti per il (presunto) utilizzo indebito della carta di credito della connazionale Justine Braisaz-Bouchet.
“Julia ha negato i fatti che le sono contestati”, ha spiegato Christian Borel, l’avvocato che cura la difesa della biathleta transalpina, aggiungendo che “la sua volontà è di cominciare la stagione normalmente e di concentrarsi su di essa. Vedremo come evolverà questa procedura penale, ma la priorità è l’aspetto sportivo. Julia vuole al contempo normalizzare il suo rapporto con la Federazione Francese di Sci (FFS)”.
Vale la pena di ricapitolare la vicenda, cominciando dal principio. La pietra dello scandalo risale a inizio agosto 2022, quando durante la kermesse estiva norvegese Blink Festivalen, Simon avrebbe acquistato una fotocamera GoPro e dei libri usando la carta di credito di Braisaz-Bouchet a insaputa di quest’ultima. Il danno si aggirerebbe attorno a 1.700 euro.
Biathlon, Julia Simon sarebbe in custodia cautelare. La francese sarà interrogata nelle prossime ore
Braisaz, nel frattempo rimasta incinta e dunque entrata in pausa maternità, si sarebbe rivolta alla FFS per fare chiarezza sulla vicenda. Cionondimeno, la federazione non si sarebbe mossa alcun modo. Di conseguenza, la campionessa olimpica in carica della mass start è passata alle vie legali, denunciando Simon alle autorità nel gennaio 2023. Successivamente, si è aggiunta un’altra denuncia a carico della vincitrice della Sfera di cristallo 2022-23 (a oggi, non si sa chi l’ha presentata).
L’affare è diventato di dominio pubblico a luglio 2023, diversi mesi dopo il rientro in azione di Braisaz-Bouchet, con il quale è coincisa una perdurante assenza di Simon dai raduni dell’equipe transalpina. Nulla si è saputo per mesi, sino a quando l’Equipe non è venuta a conoscenza dell’accaduto. La campionessa del mondo dell’inseguimento, nel frattempo cancellatasi da tutti i social network, ha parlato ad agosto, quando ha pubblicamente professato la propria innocenza e annunciato di aver presentato una contro-denuncia (non contro Braisaz-Bouchet) per furto d’identità.
Insomma, i casi sono due. O Simon ha effettivamente usato i dati della carta di credito di Braisaz-Bouchet per effettuare acquisti online, oppure qualcuno si è appropriato del laptop di Julia e lo ha utilizzato per incolpare la transalpina. Una vicenda da Feuilleton, del quale non si può far altro che aspettare la prossima puntata.
Foto: La Presse