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‘Maurizio racconta…’: il ritorno di Benedetta Pilato e il balzo in classifica dei NextGen italiani di tennis
VOTO, BORSINO E MIGLIORI DELLA SETTIMANA DELL’ITALIA
Voto della settimana per l’Italia: 7,5
Borsino della settimana (chi sale e chi scende).
↓ Ferrari (Formula 1) ↑ Martina Valcepina (short track)
↓ Sandro Tonali (calcio) ↑ Nazionale curling maschile
Atleta della settimana (uomo). Thomas Ceccon (nuoto): semplicemente mostruoso. Settimo successo (su nove gare disputate) in tre tappe di World Cup, e secondo posto in classifica generale finale con 167.9 punti, dietro solamente al fenomeno cinese Qin Haiyang (175.4 punti). Ma quello che sorprende di più del 22enne di Schio è la facilità con cui ha demolito la concorrenza nei ‘suoi’ 100 dorso, di cui è primatista del mondo (51″60): nuotare in scioltezza un 52″58 in pieno autunno, non è da tutti al mondo. Oltre a questo, da evidenziare i netti miglioramenti nei 200 dorso, che potrebbero essere la sua nuova frontiera, forse più dei 200 misti. Il percorso per i Cinque Cerchi parigini è già cominciato, ed il “treno” Ceccon non ha intenzione di fermarsi fino all’estate 2024.
Atleta della settimana (donna). Benedetta Pilato (nuoto֪): clamoroso rientro nella World Cup di Budapest, la ‘sua’ piscina. La 18enne tarantina vince i 100 rana in 1’05″83, ma soprattutto impressiona in batteria con un 1’05″75 a solo otto centesimi dal record italiano di Arianna Castiglioni. Pur in non perfette condizioni fisiche e con qualcosa da sistemare nello stacco, la pugliese sembra aver davvero svoltato in carriera. Forse il trasferimento a Torino (da settembre alla corte di Antonio Satta, lo stesso trainer di Miressi), senza gli obblighi scolastici, può farci davvero sognare sulla distanza olimpica a Parigi. L’impressione è che finalmente stia lavorando più sulla resistenza che sulla potenza bruta. Dal mio punto di vista, c’è una sola cosa da migliorare: le prestazioni al mattino sono quasi sempre superiori a quelle in finale, forse è un aspetto fisiologico sul quale ‘Satta’ dovrà lavorare.
I NEXT GEN AZZURRI CHE HANNO COMPIUTO IL SALTO DI QUALITA’
La legge dei numeri è implacabile. Questa frase possiamo applicarla a tutti i campi della vita, ma allo sport ancor di più, specialmente al tennis. Lasciando da parte le prospettive future basate sul discorso prettamente tecnico, oggi ci concentreremo esclusivamente sulle statistiche: quali sono i Next Gen azzurri (dunque che non hanno ancora compiuto 22 anni) ad aver fatto il maggior balzo nella classifica ATP durante l’ultimo anno e mezzo?
Prendendo in considerazione il ranking di fine giugno 2022, troviamo risultati molto interessanti, ed in alcuni casi anche inaspettati. Lasciando da parte il caso di Matteo Arnaldi, che ha scalato ben 185 gradini nell’ultimo anno e mezzo (da 231° a 46° del mondo), ma che purtroppo ha già compiuto il 22° anno d’età, ecco i numeri della pattuglia azzurra:
- Lorenzo Musetti, attualmente al quarto posto nella ATP Next Gen Race e numero 22 del mondo, ha scalato 40 gradini dal giugno 2022 (da 62° a 22°)
- Flavio Cobolli, da 134° a 95° (+39 posizioni)
- Giulio Zeppieri, da 166° a 128° del ranking (+38 posizioni)
- Luca Nardi (il più giovane del gruppo con 20 anni e 2 mesi) è passato da 169° a 138° (+31 il suo balzo in avanti)
- Luciano Darderi, da 182° a 154° (+28 per l’italo-argentino)
- Matteo Gigante, da 275° a 186° (scalata di 89 posizioni)
- Francesco Maestrelli, da 237° a 217° (+20 gradini)
Sebbene Matteo Gigante sia quello con il balzo più clamoroso (+89), bisogna anche dire che la scalata nelle posizioni meno nobili del ranking risulta sempre essere più agevole. Per cui, gli altri componenti di questa lista hanno – in questo momento – un merito superiore, proprio nell’ordine sopracitato.
Attualmente, sia Musetti che Cobolli sarebbero tra gli otto atleti qualificati per le Next Gen Finals di fine novembre (rispettivamente al 4° ed al 7° posto della Race), mentre avrebbero ancora delle possibilità Luca Nardi (12°) e Luciano Darderi (16°). Diventa più difficile il discorso per Matteo Gigante (22°), in queste poche settimane che rimangono per il taglio.
In conclusione, tutti i Next Gen azzurri che occupavano una posizione dentro i primi 250 del ranking ATP a metà 2022, hanno avuto netti miglioramenti un anno e mezzo dopo. Segnale che si sta lavorando bene con i giovani, senza lasciare nulla al caso. La programmazione in questi casi è determinante, ed il fatto di organizzare molti tornei del rinnovato circuito ATP Challenger sul suolo italico è un vantaggio competitivo che gli allenatori di questi talenti sfruttano al massimo.
Maurizio Contino
LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA…’
Foto: LaPresse