MotoGP
Moto3, Diogo Moreira vince a Mandalika, 6° Masiá, che allunga nel Mondiale. 10° Nepa e 11° Bertelle
Gara come al solito palpitante di Moto3 in Indonesia, quindicesimo appuntamento del Mondiale 2023. Sul circuito di Mandalika le battaglie tra i piloti non sono mancate e a spuntarla è stato il brasiliano Diogo Moreira (KTM MT Helmets-MSI), abile a precedere nel più classico degli arrivi in volata il colombiano David Alonso (GasGas Aspar Team) di 0.107 e lo spagnolo David Munoz (KTM Boe Motorsports) di 0.130.
Un GP segnato caratterizzato dalle penalità per taglio della pista che hanno affossato le ambizioni di Dani Holgardo. Lo spagnolo del Red Bull KTM Tech3, in testa per diversi giri, è stato sanzionato in due circostanze dalla Direzione Gara con un long lap penalty. Dal momento che il secondo non è stato effettuato, Holgado ha ricevuto una penalità di tre secondi sul tempo complessivo, precipitando in classifica al 14° posto. Un grosso smacco per lui e a sorridere in chiave campionato è stato Jaume Masiá.
L’iberico della Honda Leopard Racing ha concluso in sesta posizione a 0.544, preceduto dall’olandese Colin Veijer (Husqvarna Liqui Moly Intact GP) a 0.190 e dall’altro iberico José Antonio Rueda (Red Bull KTM Ajo) a 0.483, prendendo margine nella classifica iridata. Masiá, infatti, ora è in testa con 209 punti, con 17 in più di Holgado, approfittando anche del GP incolore di Ayumu Sasaki (-16), che ha chiuso in diciottesima posizione. Il giapponese dell’Husqvarna Liqui Moly Intact GP è caduto nel corso del giro di schieramento e nel momento del via non ha inserito in maniera corretta la marcia. Risultato: una prestazione negativa.
In casa Italia da registrare il decimo e undicesimo posto di Stefano Nepa (KTM Angeluss MTA Team) e l’undicesimo di Matteo Bertelle (Honda Rivacold Snipers), rispettivamente a 1.253 a 1.346, mentre Riccardo Rossi (Honda SIC58 Squadra Corse) ha terminato 13° a 1.815, Filippo Farioli (Red Bull KTM Tech3) 20° a 27.823 e Nicola Fabio Carraro, presente in sostituzione di Romano Fenati, 21° sulla Honda Rivacold Snipers a 27.950.
Foto: Valerio Origo