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Motocross delle Nazioni 2023: chi schiererà l’Italia? Obiettivo podio non irrealistico

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Prosegue il conto alla rovescia in vista della 76ma edizione del Motocross delle Nazioni, in programma questo weekend tra sabato 7 e domenica 8 ottobre sulla pista di Ernée. Lo storico impianto francese si appresta ad ospitare l’evento per la terza volta (dopo il 2005 ed il 2015), accogliendo ben 38 Paesi che si contenderanno il Chamberlain Trophy.

L’Italia, vincitrice a Mantova nel 2021 e ai piedi del podio l’anno scorso in Michigan, dovrà fare a meno di Tony Cairoli (presente anche nel 2022 a RedBud) e dell’infortunato Mattia Guadagnini. Purtroppo il veneto della GasGas ha riportato uno strappo al polpaccio durante il penultimo round del Mondiale MXGP a Maggiora e non riuscirà a recuperare in tempo per l’ultimo appuntamento della stagione.

Una perdita importante per il team azzurro, che andrà comunque a caccia di un’impresa con il fresco campione iridato MX2 Andrea Adamo, oltre ad Alberto Forato (7° a fine Mondiale 2023 della classe regina) e Andrea Bonacorsi. Quest’ultimo è stato selezionato in extremis per sostituire Guadagnini, dopo aver dominato quest’anno il Campionato Europeo MX250.

Il nativo di Bergamo classe 2003, pronto ad affrontare l’anno prossimo il Mondiale MX2 a tempo pieno, farà dunque il suo debutto con la maglia azzurra in sella alla Yamaha del team Hutten Metaal gareggiando nella classe Open su una 450 cc. La squadra italiana è molto giovane e sicuramente competitiva, ma non parte con i favori del pronostico in ottica podio e vittoria.

Almeno cinque formazioni sembrano sulla carta superiori a quella tricolore, tuttavia questa manifestazione ha già regalato grandi sorprese in passato e l’obiettivo deve essere quello di lottare per le posizioni di vertice nella generale. Le Nazioni più attrezzate a livello di rosa sono sicuramente la Francia padrona di casa (Febvre, Vialle e Renaux), gli Stati Uniti campioni in carica, l’Australia dei fratelli Lawrence, il giovanissimo e talentuoso Belgio (Geerts, Everts e Lucas Coenen), la Spagna (trascinata da Prado e Fernandez) e l’Olanda (Vlaanderen, De Wolf e Coldenhoff).

Credit: Valerio Origo

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