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MotoGP, Bagnaia-Martin: un duello destinato a decidersi a Valencia. Manca solo il corpo-a-corpo tra loro
Sinora la sfida iridata tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin ricorda tanto il tiro alla fune. Ogni weekend uno dei due da’ uno strattone all’altro, cambiando i rapporti di forza. Un giorno il castigliano rosicchia 9 punti al piemontese, quello dopo l’italiano ne recupera 25 in un colpo solo. Poi, nel weekend successivo, magari lo spagnolo se ne riprende 14 e così via. Verosimilmente fino a Valencia.
Un confronto meramente aritmetico, almeno fino a oggi. Si sono viste gare dove i due sono stati a contatto, ma principalmente uno in scia all’altro, oppure con qualche avversario di mezzo, come accaduto oggi con Brad Binder. O la scorsa settimana nel convulso finale del GP d’Australia, nel quale, oltre al sudafricano, hanno recitato un ruolo preponderante i vari Johann Zarco e Fabio Di Giannantonio.
Insomma, un Mondiale diventato un testa a testa fra due uomini, nel quale però non si è ancora visto un vero duello all’arma bianca. Senza intrusi beninteso. Nulla di quanto ammirato in passato fra Valentino Rossi e Casey Stoner, oppure tra il Dottore stesso e Jorge Lorenzo. Il corpo a corpo di Laguna Seca 2008, oppure di Barcellona 2009, sono entrati negli annali e, per il loro esito, non solo hanno indirizzato il Mondiale (sempre verso il fuoriclasse di Tavullia), ma sono entrati nell’immaginario collettivo come la fotografia della stagione a cui si fa riferimento.
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La scena da “fuori i secondi”, con Pecco e Martinator a confronto diretto, senza intermediari e in piena bagarre, deve ancora essere girata. Non è detto che possa accadere, ma sarebbe meraviglioso se il 2023 potesse decidersi con una resa dei conti definitiva, un carena-contro-carena in pista fatto di sorpassi e controsorpassi mozzafiato. Ci sono ancora tre set da affrontare (Sepang, Lusail, Valencia). La domanda è se ci sarà l’occasione di filmare quello che potrebbe diventare a pieno titolo un capitolo di storia della MotoGP.
Foto: MotoGPpress.com