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MotoGP, Brad Binder: “Il quarto posto è buono, ma avrei potuto fare di più”

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Risultato agrodolce per Brad Binder nel Gran Premio d’Australia, sedicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2023. Sul tracciato di Philipp Island, il sudafricano della Red Bull KTM ha disputato una buona gara, ma non ha saputo sfruttare al meglio il crollo delle gomme di Jorge Martin nelle ultime tornate e ha chiuso “soltanto” al quarto posto. 

“Oggi è andata molto bene, fino agli ultimi tre giri ha affermato Binder dopo l’arrivo (fonte: Speedweek.com) -. Abbiamo fatto probabilmente la migliore qualifica della MotoGP (terminata con un secondo posto, ndr), poi in gara ho voluto preservare il più possibile le gomme. Quando ‘Diggia’ (Di Giannantonio, ndr) mi ha superato ho capito che forse stavo andando un po’ troppo piano, soprattutto nell’ultimo settore. L’ho seguito e mi sono reso conto di quanto potessi andare più veloce con un po’ più di sforzo, a livello di gomme”.

Il pilota sudafricano ha poi proseguito: “Poi ho sorpassato Di Giannantonio e ci siamo avvicinati di nuovo a Jorge. Ero eccitato e non mi sono reso conto che c’erano ancora quattro persone dietro di me. Poi, al tornante, Zarco mi ha superato, ho dovuto raddrizzare un po’ la moto e così anche gli altri sono passati. Purtroppo non sono riuscito a reagire fino alla fine. Il finale è stato difficile. Il quarto posto è buono, è un buon punteggio e un buon risultato, ma mi dispiace per la mia squadra, avremmo potuto fare qualcosa di più oggi”.

Prima di concludere non è mancato un commento sulla tattica di Martin: “Quando siamo usciti, ho visto le linee del suo pneumatico posteriore. In quel momento ho capito che aveva la gomma morbida. Quindi sapevo anche che sarebbe stato quasi impossibile gareggiare alla partenza. Ha mantenuto questo ritmo infernale per circa dieci giri. Poi, a dieci giri dalla fine, il distacco è rimasto stabile per la prima volta e successivamente abbiamo iniziato a guadagnare. Comunque è stata la prima volta che ho visto una cosa del genere e che qualcuno è arrivato così lontano con quel pneumatico”. 

Photo LiveMedia/Alessio Marini

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