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MotoGP, Francesco Bagnaia: “Problemi con il set-up di base, inaccettabile che 10 piloti si fermino per la scia”

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Un venerdì complesso per Francesco Bagnaia a Phillip Island (Australia), sede del 16° appuntamento del Mondiale 2023 di MotoGP. Sulla pista australiana Pecco non è riuscito a ottenere un tempo utile per rientrare nella top-10 della seconda sessione di prove libere, valida come “pre-qualifica”. Ha terminato undicesimo il leader del campionato, facendo fatica a inserire la moto in curva con le gomme morbide. Una moto molto nervosa quella del centauro nostrano.

Abbiamo iniziato la sessione con la gomma media al posteriore, per cercare di portarla il più avanti possibile, e il mio feeling era molto buono. Anche il passo era uno dei migliori con questa mescola, ma quando siamo passati sulla soft per il time-attack abbiamo iniziato ad avere problemi. Forse quindi la strategia giusta era quella che hanno fatto gli altri, che sono partiti con la soft per analizzarne le reazioni. Fatico troppo in accelerazione e in ingresso delle curve veloci: la mia moto è troppo aggressiva, molto nervosa. Per esempio, tra l’ultima curva e la linea del traguardo perdo due decimi da Martin e questo è incredibile. Mi manca trazione un po’ in tutta la pista e questo è il problema, ma come a Mandalika il feeling con la moto non è male come si potrebbe pensare e questo è strano“, ha raccontato Bagnaia (fonte: Motorsport.com).

Campione del Mondo in carica che ha rilevato una criticità atavica in questo 2023: “Ogni volta che ci spostiamo da un tracciato all’altro partiamo con lo stesso set-up e per me non funziona. E’ più o meno tutta la stagione che al venerdì fatichiamo parecchio, sabato miglioriamo la situazione e poi la domenica siamo i più veloci. In questo caso avremo un giorno in meno per essere i più veloci, ma è anche vero che su questa pista è difficile avere un chiaro vantaggio. Guardando al passo, siamo stati già tra i migliori, anche in termini di costanza con le gomme. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro, dobbiamo però migliorare per cercare di iniziare il week end con un feeling migliore. Ma qui le rimonte sono possibili: nel 2019 partivo 13° o 14° ed ho finito la gara quarto. E ora penso di essere migliorato rispetto al 2019“.

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La Direzione Gara è stata costretta a cambiare il programma per il meteo. Sono previste, infatti, raffiche di vento domenica 22 ottobre di circa 60 km/h e per questo si è deciso di anticipare il GP sabato, mentre la Sprint Race andrà in scena nel giorno successivo, se ci dovessero essere le condizioni per correre: “Credo che sia giusto, perché domenica potrebbe essere molto difficile anche solo aprire il box. Sono 14 giri in più da fare. Il problema è che domani mattina sarà importantissimo portare avanti una gomma per vedere come potrà andare. Lo abbiamo già fatto con la media e mi sono trovato abbastanza bene, anche con tanti giri, quindi bisognerà provare la soft, anche se ho visto che molti piloti hanno alzato i tempi girando con quella. Sarà interessante, è un’incognita per tutti, però non mi spaventa come cosa. Anche nel 2019 avevamo fatto tutto alla domenica e comunque eravamo andati bene. Sarà una giornata difficile, perché io passerò anche dalla Q1, quindi si faranno davvero tanti giri, ma siamo pronti a tutto“, le valutazioni di Pecco.

Bagnaia ha poi giudicato l’operato dei sui colleghi in pista e qualcosa da ridire l’ha avuta: “Quando vai forte, tutti cercano la tua ruota, anche perché sanno perfettamente che io sono uno che spinge in ogni caso. Me ne sono sempre fregato di chi avevo dietro, spesso battendoli anche nonostante fossero in scia. Penso che non sia cambiato troppo, però sta cambiando in generale la MotoGP: oggi vedere 10 piloti quasi fermi in traiettoria per aspettare una scia di cui non c’è bisogno per me non è giusto e non è accettabile. In Safety Commission rompiamo le scatole per i piloti di Moto3 e poi siamo i primi a farlo, quindi è sbagliato“.

Foto: Valerio Origo

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