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MotoGP, GP Indonesia 2023. A Mandalika piove quasi sempre, ma ormai con il bagnato si corre solo a certe condizioni

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Jorge Martin

“Adelante, Pedro, con juicio si puedes”, ovvero “Avanti Pedro, con giudizio se puoi” è una frase tratta da “I Promessi Sposi”. La pronuncia Antonio Ferrer, Gran Cancelliere di Milano, rivolgendosi al cocchiere della sua carrozza mentre cerca di attraversare una folla inferocita, esasperata dall’epidemia di peste e dalla carestia. Ebbene, tale espressione si applica perfettamente all’approccio assunto da MotoGP (e F1) nei confronti della pioggia.

Quanto accaduto a Motegi è emblematico. Si è partiti sotto quattro gocce, diventate progressivamente prima una leggera pioggerellina e poi una pioggia vera e propria. Niente di eclatante, almeno in apparenza. Una continua precipitazione autunnale, non certo un acquazzone o un tifone. Eppure, tanto è bastato perché alcuni piloti alzassero il braccio e la direzione gara esponesse la bandiera rossa. Dopodiché, non si è neppure ripartiti.

Insomma, è stato sufficiente che la pioggia diventasse davvero tale, senza essere una misera acquerugiola, per chiudere baracca e burattini. Adelante Pedro, con juicio si puedes appunto. Non si scopre niente di nuovo, la percezione del rischio è cambiata e, al giorno d’oggi, si accetta una dose di pericolo inferiore rispetto a quella che veniva accettata in passato.  Piaccia o non piaccia, le corse sono diventate queste. Cionondimeno, è doveroso affrontare il tema sotto un altro punto di vista.

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La MotoGP guarda sempre di più al mercato asiatico. Negli ultimi anni c’è stata una proliferazione di appuntamenti in Oriente. Thailandia, Indonesia e India si sono aggiunte a Giappone e Malesia. Se si decide di andare a correre in certi posti, bisogna mettere in conto che vi possano essere corpose precipitazioni. O quantomeno “precipitazioni”, che soprattutto in determinati luoghi hanno un’altra probabilità di verificarsi.

Se l’approccio è quello di correre solo “se piove un po’, ma non troppo” nel pieno rispetto dell’adelante Pedro, con juicio si puedes, cosa dobbiamo aspettarci? Altre gare sospese anzitempo? Davvero Dorna, che non più tardi di due settimane orsono ha comunicato come l’audience del Motomondiale sia cresciuta del 20% rispetto all’anno scorso (dopo però essersi rapidamente dimezzata nelle stagioni precedenti, a dimostrazione di come il recupero sia solo parziale), vuole proporre un prodotto del genere?

Va bene che il titolo di MotoGP è una lotta interna a Ducati, dunque il rosso è pertinente, ma non è una buona ragione per abusare della bandiera del suddetto colore. Bisogna tenere in conto di certe dinamiche, soprattutto se si pianifica di vivere il climax stagionale in Estremo Oriente.

I padroni del vapore dovrebbero tenere bene a mente anche un’altra citazione, oltre all’adelante Pedro, con juicio si puedes. Federico Fellini insegnava che “non si interrompe un’emozione”. Già. Vale per il cinema, così come per lo sport. Forse, osare un po’ di più in caso di pioggia, non farebbe male.

Fortunatamente, per l’imminente weekend, il meteo dovrebbe aiutare a decidere chi di dovere. L’acqua è attesa solo per venerdì. Sabato e domenica è annunciato caldo torrido. Sarà davvero così? O Mandalika riserverà qualche sorpresa?

Foto: MotoGPpress.com

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