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MotoGP, GP Indonesia 2023. Il Mondiale “ricomincia da 3”. Martin ambisce al sorpasso, Bagnaia mira alla reazione
Il Mondiale di MotoGP ricomincia da zero. Anzi, da tre. È impossibile non prendere in prestito il titolo di una delle opere più riuscite di Massimo Troisi per descrivere la situazione in cui versa la rincorsa iridata 2023. Francesco Bagnaia è in testa alla classifica generale con 319 punti, Jorge Martin lo segue a 316. Tre lunghezze di differenza, dunque. Un distacco irrilevante a questo punto della stagione.
Si badi bene ai termini. Lo spagnolo “segue” l’italiano, non lo “insegue” più; e lo segue solo nel rispetto dell’aritmetica. La sera di sabato 2 settembre, dopo la Sprint del Montmelò, Pecco aveva 66 punti di vantaggio. Poi c’è stato il disarcionamento della domenica, il GP di San Marino corso ancora sofferente, l’errore in India e un weekend giapponese vissuto sempre alle spalle di Martinator.
L’iberico sta tenendo fede al suo soprannome, perché da Misano in poi è stato letteralmente implacabile. Lo dimostra la dinamica di aver raccolto 106 punti su un massimo teorico di 111! Il madrileno appare un treno in corsa, mentre il piemontese sembra uno sventurato rimasto fermo sui binari, prossimo a essere travolto dal convoglio lanciato in piena velocità. Di nuovo, occhio ai termini. “Appare”, “sembra”. In realtà la storia di questo Mondiale è ancora tutta da scrivere.
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È indubbio come gli ultimi quattro round siano stati tutti favorevoli a Martin, che in terra indonesiana ambisce a concretizzare il sorpasso. Però è anche vero come, sino al fatidico Montmelò, Jorge avesse spesso e malvolentieri preso la targa del Campione del Mondo in carica, che lo stava sovrastando con regolarità, salvo alcune eccezioni. Dunque il vento è davvero cambiato? Il Mondiale sta davvero andando verso Madrid? Oppure quanto visto nell’ultimo periodo può essere spiegato come una concatenazione di eventi, molti dei quali sfavorevoli all’italiano e quasi tutti amici dell’iberico?
Mandalika potrà fornire una risposta, non certo definitiva, al quesito. Chi ci dice che il treno non deragli? Inoltre, mai dare per spacciato Pecco. Sarà anche incline all’errore, avrà dei passaggi a vuoto, ma è più solido di quanto si creda. Non si vince un Mondiale come lo ha vinto lui nel 2022, rimontando uno svantaggio enorme e mettendosi alle spalle più di uno svarione, se non si ha una forza d’animo fuori dal comune.
Tre o zero punti non fa differenza. Si riparte da capo per un mini-campionato di sei gare in cui Bagnaia e Martin si giocheranno l’Iride ad armi pari. All’italiano il compito di mettere un “punto e a capo” sul periodo sfavorevole, allo spagnolo quello di proseguire in questo modo, senza concedere nulla a chi, fino a prova contraria, porta ancora il #1 sul cupolino.
Foto: MotoGPpress.com