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MotoGP, i promossi e bocciati del GP d’Australia: Martin spreca, Bagnaia si salva con intelligenza

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PROMOSSI E BOCCIATI GP AUSTRALIA MOTOGP 2023

PROMOSSI

Johann Zarco: dopo 119 gare e 19 podi, si sblocca quando ormai non se lo aspettava più nessuno (anche per il suo imminente passaggio in LCR Honda) e centra la prima vittoria in MotoGP. Un successo splendido, costruito con una grande rimonta e ottenuto proprio all’ultimo giro con il sorpasso decisivo sul compagno di squadra Martin.

Francesco Bagnaia: per come era cominciato il weekend australiano, aver guadagnato 9 punti su Martin nel round di Phillip Island sembra un mezzo miracolo. Tra venerdì e sabato però Pecco ha fatto un bel salto, agguantando in extremis una preziosa seconda posizione (pur non brillando rispetto ad altri ducatisti) in gara anche grazie all’errore strategico del suo grande rivale per il titolo.

KTM: weekend sicuramente positivo a livello di performance per il team factory della casa austriaca. Brad Binder si è confermato al vertice, battagliando con quattro Ducati per la vittoria fino all’ultimo giro, mentre Jack Miller ha dato segnali di vita sulla pista di casa disputando una buona gara nel secondo gruppo.

Fabio Di Giannantonio: rimasto senza contratto per il 2024 dopo l’ufficialità dell’arrivo di Marc Marquez in Gresini, il romano è esploso improvvisamente conquistando addirittura il suo primo podio in top class proprio a Phillip Island con una prestazione notevole e dimostrando di meritare una nuova chance in MotoGP.

BOCCIATI

Jorge Martin: a livello di guida è stato ampiamente il migliore del lotto per tutto il fine settimana in Australia. Martinator ha impressionato sui saliscendi di Phillip Island, ma la scelta di montare in gara la gomma soft posteriore si è rivelata disastrosa. Passare da 1° a 5° nell’ultimo giro senza alcuna possibilità di difendersi lo ha fatto sprofondare a -27 da Pecco in campionato con 4 GP ancora da disputare.

Aprilia: passo indietro importante rispetto a Mandalika. Grande protagonista soprattutto con Viñales in Indonesia, la casa di Noale ha pagato dazio a Phillip Island rispetto a Ducati e KTM, non andando oltre un ottavo posto con Aleix Espargarò a 9″ dalla zona podio.

Yamaha: in questo caso sono tre i passi indietro rispetto all’Indonesia. Dopo essere salito sul podio a Mandalika lottando addirittura per il successo, Quartararo è tornato nelle sabbie mobili a causa di una M1 sostanzialmente impresentabile questo weekend nei curvoni di Phillip Island.

Credit: MotoGP.com Press

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