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MotoGP, il Mondiale 2023 è questione fra “diversi rami di famiglia”. In Ducati rimarrà il sereno, oppure scoppieranno polemiche?

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È ormai conclamato come Francesco Bagnaia e Jorge Martin siano i piloti destinati a giocarsi il Mondiale MotoGP 2023. Il proverbiale lumicino di speranza è ancora acceso anche Marco Bezzecchi, nonostante la sua candidatura iridata si stia viepiù affievolendo. Partita a due o a tre, la sostanza non cambia. È una questione interna a Ducati.

In tempi recenti il Motomondiale ha visto poche “lotte in famiglia”. Quando si sono verificate hanno peraltro riguardato esclusivamente centauri del cosiddetto Factory Team. L’ultimo esempio è rappresentato dalla sfida fra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo nel 2015, quando erano compagni di box in Yamaha. Il braccio di ferro si risolse in favore del maiorchino, paradossalmente messo in secondo piano dalla feroce rivalità, umana prima che sportiva, tra il Dottore e Marc Marquez emersa in quel finale di stagione.

Non è il caso del 2023, poiché la particolarità di quest’anno è quella di assistere a una bagarre tra alfieri appartenenti a strutture diverse. Il Campione Bagnaia è nella squadra ufficiale; lo sfidante Martin corre con Pramac; il terzo incomodo Bezzecchi difende i colori di Mooney VR46. Da quanto tempo non si vedeva qualcosa del genere?

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Bisogna risalire a quel 2003 tornato d’attualità anche per altre dinamiche. Vent’anni orsono, il Mondiale fu questione tutta Honda. Valentino Rossi (HRC) ebbe la meglio su Sete Gibernau (Team Gresini) e Max Biaggi (Team Pons). Attenzione però. All’epoca i tre non arrivarono alla parte finale del campionato aggrovigliati in un incerto testa a testa. Il fuoriclasse di Tavullia prese progressivamente il largo. La situazione corrente non ha precedenti nell’epoca della MotoGP.

Per trovare qualcosa di simile si deve risalire alla gloriosa 500cc e al 1998, quando Biaggi (Team Honda Kanemoto) sfidò l’egemonia Repsol Honda perfettamente incarnata dall’implacabile Mick Doohan e dal suo involontario secondo Alex Crivillè. Quella contesa intestina, avvelenata dalle polemiche tra il romano e l’australiano, finì molto male. Biaggi, a fine stagione, se ne andò sbattendo la porta, trasferendosi in Yamaha.

Cosa succederà in questo 2023? Per adesso il clima è sereno. Tra Bagnaia e Martin c’è il massimo rispetto e non ci sono stati episodi controversi. Il discorso può essere tranquillamente allargato a Bezzecchi. Il panorama resterà limpido sino a Valencia? L’augurio è che possa essere così, soprattutto per Ducati. Sarebbe davvero un peccato sporcare con qualche contrasto un’annata dominata in lungo e in largo.

Foto: La Presse

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