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MotoGP, pagelle GP Thailandia: le credenziali di Martin, la maturità di Bagnaia
PAGELLE GP THAILANDIA MOTOGP 2023
Jorge Martin 9: non è stato superiore agli altri come avvenuto in altri weekend e nella Sprint Race di ieri, ma ha dimostrato ancora una volta di avere tutte le credenziali per vincere questo Mondiale. Rimane al comando con Binder negli scarichi per oltre metà gara, poi il sudafricano passa, lo spagnolo respira per tornare ad attaccare negli ultimi due giri e ottenere un successo preziosissimo che lo porta a soli 13 punti da Bagnaia, tenendo apertissima una lotta che molto probabilmente si porterà avanti fino a Valencia.
Francesco Bagnaia 7,5: ha ottenuto il massimo in questo weekend. Limita i danni restando davanti nel Mondiale e conducendo una gara molto matura, gestendo le gomme nella prima parte e sprigionando il suo ottimo passo gara nella seconda parte. Sfiora il capolavoro assoluto con un sorpasso all’esterno all’ultima curva del penultimo giro che l’avrebbe spedito direttamente nella leggenda. Un secondo posto che sa di conferma di presenza e competitività, dopo aver guadagnato sul diretto rivale nelle ultime due gare.
Brad Binder 8: la sua gara è eccezionale per quanto riguarda la prestazione, ma lascia qualche rimpianto. Il sudafricano dopo aver superato Jorge Martin sembrava avere in pugno la vittoria: già il passo mostrato ieri nella Sprint Race era stato fantastico, oggi conferma la sua grande attitudine su questa pista. Ingenuo nell’ultimo giro ad oltrepassare i limiti della pista, privandosi del secondo posto. Ha gettato il cuore e ha dato oltre il 100% per rimanere con gli altri due alieni: una prova che resta estremamente positiva.
Marco Bezzecchi 7: anche il riminese ha dato tutto in un weekend non semplice per le difficoltà fisiche legate alla clavicola. La partenza non è eccezionale, di conseguenza rimane intasato nel traffico e per gran parte della gara non riesce a uscirne. Gestisce con grande sapienza la gara ed esce fuori alla distanza, conquistando un quarto posto di assoluto valore, considerato che non aveva il passo per rimanere con i primi tre. Il primo degli umani, che consolida la terza posizione mondiale.
Fabio Quartararo e Marc Marquez 8: la gara dei due campioni del mondo decaduti è assimilabile. Arrivano rispettivamente sesto e settimo dando quasi sette secondi di distacco ai compagni di squadra Franco Morbidelli e Joan Mir. Si danno battaglia spesso in pista, cercano di star vicino ai primi nella prima parte della gara e fanno quello che possono con la moto che hanno: non si può chiedere di più da questi due fuoriclasse.
Luca Marini 6: una gestione della gara da rivedere. Nella prima parte lotta come un leone per restare in zona podio, poi paga gli sforzi ed evapora alla distanza, finendo lontano dal compagno di squadra Marco Bezzecchi. Sempre un osso duro da superare specialmente in staccata, ma ancora il fratello di Valentino Rossi deve essere più regolare all’interno di una gara.
Jack Miller 4: Binder va a un passo dalla vittoria e rimane sempre insieme a Martin e Bagnaia, lui chiude sedicesimo e fuori dalla zona punti. E’ vero che è al primo anno in KTM, ma con una moto che è così competitiva e da uno come lui è lecito attendersi qualcosa in più.
Foto: MotoGPpress.com