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Nuoto, Alberto Razzetti: “Sto pensando ai 200 rana. Per arrivare a Marchand servono tre cose”

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Alberto Razzetti

Quando si parla di misti nel nuoto italiano al momento si fa un solo nome, Alberto Razzetti. Il ligure è stato ospite del programma Swim 2U condotto da Aglaia Pezzato ed Enrico Spada ed in collaborazione tra OA Sport e Sport 2U. Il nuotatore azzurro ha raccontato le emozioni del Mondiale del luglio scorso, ma anche le sue previsioni per un 2024 ricco di grandissimi appuntamenti.

Il ligure sta svolgendo in queste settimana un raduno a Livigno. Un lavoro molto importante in vista dei grandi impegni del 2024, che sarà un anno veramente ricco di eventi: “Sicuramente questa stagione, essendo quella olimpica, è particolare e molto intensa. Qui a Livigno, essendoci ora la vasca da cinquanta, per noi diventa un centro molto importante e veniamo spesso. Stiamo facendo un ottimo lavoro e questa struttura ci aiuta sicuramente. Grazie alla finale ai Mondiali di Fukuoka sono già pre-qualificato per gli Europei in vasca corta e per il mondiale di Doha e quindi includerò anche questi eventi nel mio programma. Ogni occasione di gareggiare è poi importante e a me piace mettermi alla prova. Con la vasca corta poi io ho un bel rapporto e se c’è perchè non farla?”.

Uno sguardo al Mondiale di Fukuoka, dove Razzetti ha raccolto una finale nei 400 misti (settimo) e poi due noni posti nei 200 misti e 200 delfino, che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca: “Mi ero subito reso conto che avrei potuto dare di più. Soprattutto nella semifinale dei 200 delfino non mi era proprio piaciuto come avevo fatto la gara, perchè avevo fatto lo stesso tempo della mattina. Poi mancare la finale per tre centesimi non era stato sicuramente piacevole. Per quanto riguarda i 200 misti, forse per quelli sono meno rammaricato, perchè quella semifinale è stata forse la miglior gara del mio Mondiale, ma sono andati veramente velocissimi in quella occasione. Nei 400 misti si poteva far meglio la finale, anche perchè si può sempre dare qualcosa in più in quel contesto”. 

Nei 400 misti, tralasciando il fenomeno Marchand, c’è una differenza nelle gare a livello continentale e quelle internazionali: “Chiaramente il livello tra Europei, Mondiali ed Olimpiadi è diverso. Nazioni come il Giappone e gli Stati Uniti sono sempre state molto solide. Bisogna comunque sapersela giocare, anche perchè lottiamo contro il tutto mondo e quindi devi sempre andare molto più forte”. 

Sulla gara dei 400 misti: “La gestione della gara sarà molto simile a quello che ho fatto in questi anni. Passare più forte nel delfino, nonostante sia la mia specialità, non so se mi può aiutare. Il rischio di andare veloce e stancarsi c’è. Nel dorso devo trovare il giusto equilibrio, la rana è sempre stata un mio punto di forza e poi a stile dovrò cercare di recuperare magari quello che ho perso nel dorso”.

Razzetti apre alla possibilità di cimentarsi anche in nuove gare: “Sicuramente ci ho pensato ai 200 rana e anche ai 200 stile. Vorrei provare a migliorare il mio livello. Quest’anno cercherò di farli più spesso, anche se sono gare che vanno preparate, visto che le conosco poco. Sono comunque compatibili con gli allenamenti che sto svolgendo”. 

Il fenomeno Leon Marchand: “Quello che ha fatto negli ultimi due anni è incredibile. Gareggiarci vicino non è divertente, soprattutto quando ha fatto il record del mondo dei 400 misti. E’ impressionante la velocità che ha, la resistenza. Quello che mi ha impressionato molto di lui, visto che alle Olimpiadi eravamo vicini in batteria e finale, è stato il miglioramento incredibile nella frazione di dorso, che lo ha portato ai record di oggi. Può essere uno spunto per migliorare. Per arrivare a quello che ha fatto lui ci vuole un po’ tutto, ci vuole il fisico, la testa ed il talento”.

Sui Mondiali di Doha del prossimo anno e sulle Olimpiadi:Prima di tutto bisogna qualificarsi per le Olimpiadi e se ci riesco già a novembre sarebbe fenomenale. Non sarà semplice fare quei tempi a novembre. Al Mondiale bisogna capire chi ci sarà, visto che sarà sicuramente un evento un po’ atipico nella stagione, soprattutto quella olimpica. Febbraio è un periodo difficile per andare forte e non saprei fare una previsione su cosa aspettarmi”. 

Qualche polemica sulla squadra azzurra è venuta fuori a Fukuoka, ma il gruppo è unito come spiega Razzetti: “Da quando sono entrato in Nazionale io mi sono sempre trovato bene. Il Mondiale di Fukuoka arrivava dopo un anno passato eccezionale e quindi il non aver raggiunto certi risultati magari può aver influenzato negativamente. Però il gruppo è sempre rimasto solido e può continuare a lavorare al meglio anche per gli anni futuri”. 

INTERVISTA ALBERTO RAZZETTI SWIM 2U

 

FOTO: LaPresse

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