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Olimpiadi Invernali, il CIO vuole assegnare le edizioni del 2030 e del 2034 prima di Parigi 2024

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Thomas Bach

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) procederà ad una doppia assegnazione delle edizioni delle Olimpiadi Invernali previste nel 2030 e nel 2034. Secondo il presidente del CIO, Thomas Bach, a causa delle sfide presentate dai cambiamenti climatici per gli sport invernali, solo dieci Paesi sarebbero in grado di organizzare le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali entro il 2040.

Il numero 1 dello sport mondiale ha affermato: “Entro il 2040, rimarranno praticamente solo 10 Comitati Olimpici Nazionali che potrebbero ospitare questi eventi sulla neve alle Olimpiadi Invernali. Da questi numeri diventa ancora più chiaro che dobbiamo affrontare molto rapidamente questo drammatico impatto del cambiamento climatico sugli sport invernali durante i Giochi“.

Thomas Bach ha rivelato che il CIO spera di assegnare le edizioni dei Giochi Invernali del 2030 e del 2034 durante la sessione del CIO che si terrà prima delle Olimpiadi di Parigi 2024: per giungere a ciò occorre che il Comitato Esecutivo del CIO avvii un dialogo mirato con i Paesi ospitanti nella riunione conclusiva dell’anno, in programma dal 28 novembre al 1° dicembre nella capitale francese.

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Inizialmente l’idea era quella di assegnare le Olimpiadi Invernali del 2030 nella Sessione del CIO che inizierà domenica 15 ottobre, ma il piano è saltato a causa di problemi con i potenziali Paesi ospitanti: la Svezia si è fatta avanti all’inizio di quest’anno, mentre la Francia vanta una proposta sostenuta sempre meglio, ma queste candidature dovranno avere la meglio anche su quella della Svizzera.

Una possibile complicazione nell’assegnazione dei Giochi durante la Sessione di Parigi è dovuta alle regole della Carta Olimpica, che prevede che tale decisione non possa essere presa durante una Sessione del CIO in cui il Paese ospitante presenta una candidatura: il CIO potrebbe essere obbligato a convocare una sessione straordinaria se la Francia dovesse confermare la propria candidatura.

La città di Salt Lake City, negli Stati Uniti, ha da tempo espresso la preferenza per le Olimpiadi Invernali del 2034 rispetto a quelle del 2030 onde evitare un doppio impegno organizzativo troppo ravvicinato con i Giochi Estivi del 2028 di Los Angeles, mentre è caduta la proposta per il 2030 di Sapporo, in Giappone, dopo il crollo del sostegno pubblico a causa degli scandali legati alla corruzione in occasione di Tokyo 2020.

Sembra inoltre improbabile che qualsiasi tipo di candidatura possa essere presentata in tempo per ospitare le Olimpiadi Invernali del 2034. Thomas Bach ha riferito che la Future Host Commission del CIO ha già iniziato a lavorare su una strategia che includa deliberazioni sulla rotazione, la composizione del programma, e le diverse esigenze degli sport del ghiaccio e della neve.

Foto: LaPresse

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