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Pagelle Feyenoord-Lazio 3-1: i voti, un incontenibile Gimenez e una gemma di Zerrouki decidono il match

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PAGELLE FEYENOORD-LAZIO 3-1

FEYENOORD (4-3-3)

Bijlow 6 – Dopo un primo tempo sostanzialmente da spettatore non pagante, viene chiamato alla grande risposta da Zaccagni ad inizio ripresa nel momento più complicato dei suoi e, dopo essersi opposto in qualche modo, viene graziato da Castellanos. Sul rigore di Pedro intuisce e si stende bene, ma il pallone è calciato troppo bene ed angolato.

Nieuwkoop 6 – Partita solida che si conclude già al termine della prima frazione. Dalla sua parte affronta spesso Zaccagni e non lo soffre quasi mai. Nel complesso prestazione sufficiente. Dal 46′ Lopez 5 – Entra in campo per dare solidità al reparto ma, invece, soffre l’esterno laziale più del predecessore. Ammonito, nel finale procura anche un calcio di rigore goffo per fallo su Castellanos che stava uscendo dall’area di rigore. Sciagurato.

Geertruida 6.5 – In fase difensiva non lascia scampo ai rivali biancocelesti, per cui decide talvolta di lanciarsi all’attacco in prima persona. Giocatore attento e anche dinamico.

Hancko 6.5 – Assieme a Geertruida non dà il minimo respiro alle punte laziali e tiene bene il reparto. Non si mette in luce come il compagno di reparto, ma non sbaglia niente.

Hartman 6 – Va a sprazzi. In fase di spinta risulta un ottimo appoggio per i suoi compagni di squadra, in fase difensiva soffre gli esterni laziali, specialmente nel secondo tempo.

Wieffer 6.5 – Il meno brillante del centrocampo olandese. Non ha compiti particolari e, sostanzialmente, fa il suo. Nella ripresa cala leggermente e i centrocampisti biancocelesti respirano.

Timber 7 – Gioca nel cuore del centrocampo del Feyenoord e riesce ad unire qualità a quantità. Ha il merito di mantenere altissimo il suo livello anche quando le energie iniziano a scemare.

Zerrouki 7 – Dopo un primo tempo giocato ad alti ritmi centra un grandissimo gol per andare all’intervallo con il doppio vantaggio. Conclusione dal limite dell’area che si insacca nel “sette”. Prima e dopo tanta sostanza. Dall’89’ Lingr S.V.

Stengs 7.5 – Per larghi tratti del match è incontenibile sull’out di destra. Manda in porta Gimenez per la rete del primo vantaggio poi annullata, quindi ha il merito di servire l’assist giusto a Zerrouki per il gol del 2-0. 77 minuti di altissimo livello. Dal 78′ Ivanusec S.V.-

Igor Paixao 7 – Gioca a sinistra e, soprattutto nel primo tempo, fa ammattire la retroguardia biancoceleste. Nella ripresa si divora il 3-0 davanti a Provedel ma è letteralmente l’unica pecca della sua serata. Dal 70′ Alireza S.V. – 

Gimenez 8 – Un match davvero spettacolare per l’attaccante biancorosso. Segna l’1-0 ma gli viene tolta la gioia per fuorigioco dopo revisione del VAR. Poco male, si rifà dopo pochi minuti con un bellissimo gol da punta vera. Svaria tantissimo e non dà punti di riferimento. Nel finale piazza anche il tap-in del 3-0 per sugellare una prestazione clamorosa. Un incubo per la Lazio! Dal 78′ Ayase Ueda S.V.

LAZIO (4-3-3)

Provedel 6.5 – Sui gol subiti non ha colpe e, nel complesso, riesce a sventare anche diverse insidie che gli vengono portate dagli attaccanti biancorossi. Sul gol del 3-0 compie un mezzo miracolo, ma la zampata di Gimenez lo beffa.

Hysaj 5 – Non ha colpe clamorose fino a che rimane in campo, ma non dà mai la sensazione di sicurezza. Viene spesso puntato da Igor Paixao e soccombe quasi sempre. Mister Sarri ne ha abbastanza e non lo fa rientrare in campo dopo l’intervallo. Dal 46′ Lazzari 5.5 – Riesce a fare meglio del predecessore, ma ci voleva davvero poco. Ad ogni modo non incide in maniera importanze e non inverte la direzione del match.

Casale 5.5 – Soffre come tutto il reparto le sfuriate dei rivali e non dà mai la sensazione di poter reggere l’urto. Migliora con il passare dei minuti, ma non completa una prova sufficiente. Nel recupero, nell’assalto finale, sfiora il gol del 2-3 con una zampata ravvicinata.

Romagnoli 5.5 – Prova di grande sofferenza per il centrale di mister Sarri. Il centrocampo, specie nella prima ora di gioco, lo lascia spesso in balia delle sortite del Feyenoord e come sempre capita, quanto viene preso in velocità, fa fatica.

Marusic 4.5 – Prestazione davvero negativa. Il suo primo tempo è un concentrato di errori. Il VAR annulla il primo 1-0 e cancella un suo errore elementare in uscita a livello concettuale.

Luis Alberto 5 – Dopo diverse prestazioni di spessore in campionato, questa sera marca visita. Prova a mettere la sua qualità al servizio dei compagni ma, da un lato si accende solo a intermittenza, dall’altra non ha tempo e modo di illuminare.

Rovella 5 – Era all’esordio assoluto in Champions League e, purtroppo per l’ex juventino, si è visto eccome. Non ha mai il modo di dettare il ritmo del match e, soprattutto, viene travolto dalla intensità del centrocampo olandese. Dal 46′ Guendouzi 5.5 – Riesce a tappare le falle che Rovella non riusciva a chiudere ma il francese non è in grado di far svoltare il reparto laziale.

Vecino 5 – Come i compagni di reparto soffre tremendamente la fisicità dei padroni di casa. Una notizia per un giocatore come l’uruguaiano. Le cose non migliorano nemmeno nella ripresa. Dal 78′ Cataldi S.V.

Felipe Anderson 4.5 – Sottotono e fuori dalla partita. Il brasiliano non ha mezze misure. O lascia tutti a bocca aperta, oppure fa infuriare mister e tifosi. Oggi era decisamente nella versione “B”. Non pervenuto. Dal 68′ Pedro 6 – Entra in campo e risulta anonimo per oltre 20 minuti. Ha il merito di trasformare il calcio di rigore del 3-1.

Immobile 5.5 – Il capitano ha lottato come ha potuto, ha sgomitato, ha provato a decentrarsi, ma di palloni giocabili ne ha ricevuti davvero pochi. Si sapeva non fosse al meglio e, infatti, il suo match dura poco più di 50 minuti. Dal 54′ Castellanos 5.5 – Entra in campo e, dopo pochi secondi, si divora il gol dell’1-2 con un tap-in ravvicinato che finisce alle stelle. Nel finale sfiora il 2-3 con un colpo di testa ravvicinato.

Zaccagni 7 – Il migliore dei suoi lungo tutto il corso della partita. Nel primo tempo tocca una infinità di palloni e prova a costruire gioco oppure a rendersi pericoloso in prima persona. Nella ripresa ci prova con un diagonale sul quale il portiere si oppone come può, ma Castellanos lo tradisce. Nel finale dell’incontro prosegue a far ammonire i rivali ed a costruire occasioni provando a mandare in porta i compagni.

Foto: LaPresse

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