Rugby
Pagelle Francia-Italia 60-7 rugby: i voti degli azzurri. Altra debacle, nessuno è sufficiente
Finisce con un altro pesante ko il Mondiale dell’Italrugby. A Lione la Francia vince 60-7 contro un’Italia mai in partita. E come contro gli All Blacks le illusioni della vigilia della stampa si scontrano frontalmente con la realtà dei fatti. E in campo di sufficienze non ce ne sono (o quasi).
Ange Capuozzo 6: Gioca mezz’ora prima di farsi male ed è l’unico che mette in difficoltà la difesa francese. Predica nel deserto, però.
Pierre Bruno 4: Non pervenuto in attacco, non aiuta i suoi in difesa con ben 5 placcaggi mancati su 7 provati. È al suo esordio mondiale, ma non certo una serata da ricordare.
Juan Ignacio Brex 6: Nel disastro di Lione uno dei pochi che si salva, parzialmente. La meta salvata al 18’ conferma le sue qualità difensive, ma non è incisivo come al solito.
Paolo Garbisi 4: Uno dei peggiori con gli All Blacks, uno dei peggiori oggi. Il placcaggio mancato con Varney sulla meta di Bielle-Biarrey è l’emblema della sua partita.
Montanna Ioane 4,5: Non mette mai in difficoltà la difesa francese, non contribuisce in difesa. Come Bruno, anche Ioane resta al largo dal gioco.
Tommaso Allan 4,5: L’errore al 24’ sulla folata di Capuozzo è grave, ma in generale non si salva neanche lui come quasi tutta la trequarti.
Stephen Varney 4: Vedi Garbisi, con la differenza che lui con gli All Blacks non c’era. Ma partita da dimenticare totalmente.
Lorenzo Cannone 4,5: L’attacco con l’avambraccio sul collo dell’avversario poteva costargli caro, ma per il non si fa notare.
Michele Lamaro 4: Come detto con gli All Blacks, se la nave affonda è il capitano a pagare. E non si nota né palla in mano né nei placcaggi.
Sebastian Negri 5,5: Come sempre uno dei pochi azzurri a non alzare mai bandiera bianca. Placca, lotta, combatte, ma da solo non può nulla.
Federico Ruzza 5: La mischia soffre e lui soffre con lei. Non è il solito Ruzza che dà spettacolo, ma l’Italia ha troppe poche palle. Si nota più per la bestemmia in diretta mondiale che per altro.
Niccolò Cannone 5: Vale lo stesso discorso fatto per Ruzza.
Pietro Ceccarelli 5,5: La mischia soffre tantissimo e la prima linea è quella più in sofferenza. Ma almeno in difesa è tra i migliori a placcare.
Haime Faiva 5,5: La mischia soffre tantissimo e la prima linea è quella più in sofferenza. Ma almeno in difesa è tra i migliori a placcare, come Ceccarelli.
Simone Ferrari 5: Vale lo stesso discorso dei suoi compagni di squadra, con mezzo voto in meno per il fallo commesso che gli costa una meta.
Manuel Zuliani 7: Per la meta, sicuramente, ma per un Mondiale giocato sempre partendo dalla panchina e facendosi sempre trovare pronto.
Kieran Crowley 4: Sperava in un miglior addio alla panchina azzurra. Ma gli ultimi 160 minuti dell’Italia sono da dimenticare, a conferma del gap con le migliori in campo e a conferma che quando in campo ci sono problemi il ct neozelandese non trova contromisure.
Foto: LaPresse