Calcio
Pagelle Genoa-Salernitana 1-0: i voti, Gudmundsson decisivo, Retegui generoso, Dia sprecone
Quest’oggi iniziava il programma relativo alla 10ma giornata della Serie A 2023-2024 con l’anticipo delle 20.45 tra Genoa e Salernitana, match molto importante per il discorso salvezza. Il Genoa era reduce dalla sconfitta a Bergamo con l’Atalanta per 2-0, la Salernitana, dopo il pareggio rocambolesco con il Cagliari, andava alla caccia di punti per togliersi dal pantano della zona retrocessione. Al Grifone è bastata la rete messa a segno da Albert Gudmundsson al 34′ per ottenere l’intera posta in palio. I rossoblù allungano a +5 sulla terz’ultima posizione, i campani rimangono inchiodati al 19mo posto in classifica.
PAGELLE GENOA-SALERNITANA 1-0
GENOA
J.Martinez 6: praticamente inoperoso. Le poche conclusioni tentate dai campani o finiscono lontano dallo specchio, oppure sono troppo deboli e centrali da potergli creare difficoltà.
Dragusin 6,5: altra prova più che convincente per il romeno. Lotta e vince il maggior numero di duelli fisici con Dia e, per di più, sfiora la zuccata vincente sugli sviluppi di un corner, ma la parata di Ochoa spegne i sogni del giovane centrale rossoblù.
Bani 6,5: prestazione solida da parte del 29enne toscano. Non impeccabile rispetto al più giovane della linea difensiva del Grifone, ma l’ex Bologna e Parma è attento nel limitare il sempre temibile Dia. Esce a causa di un problema alla caviglia. (dal 54′ De Winter 6: entra a freddo nel match visto l’infortunio rimediato dal più esperto compagno di squadra. Il giovane belga rimane freddo e tranquillo in ogni situazione potenzialmente pericolosa, specialmente nel finale di gara).
Vasquez 6: partita ordinata quella del messicano. Si fa notare meno degli altri due compagni di reparto, ma tutte le scelte del centrale
Sabelli 6,5: si fa vedere con costanza in avanti, concedendo di tanto in tanto qualche spazio pericoloso dietro, ma le sue sortite offensive punzecchiano la difesa avversaria. Va vicino al gol nel primo tempo, ma il suo destro viene deviato in corner da Ochoa. Nel secondo tempo cresce rimane più coperto, comportandosi egregiamente in fase difensiva. (dal 90’+2 Vogliacco s.v.).
Frendrup 6,5: altro match di sostanza del giovane danese. Il classe 2001 è una diga a centrocampo, tanti dei palloni recuperati dal Genoa portano la sua firma. Occhio al futuro di questo ragazzo, potrà essere decisamente radioso.
Badelj 6,5: colpisce il palo con un colpo di testa nei primi minuti del match, sfiorando un gol abbastanza anomalo per lui. Il resto del suo match è caratterizzato dalla consueta solidità ed esperienza a centrocampo, coordinando senza problemi la regia della squadra rossoblù. (dal 59′ Strootman 6: l’ex Roma si mette sin da subito a disposizione dopo il suo ingresso in campo, agendo da frangiflutti come gli è solito fare e sostituendo a dovere il compagno di reparto).
Martin 6: all’inizio è timido sulla fascia sinistra, sovrapponendosi pochissimo per rimanere eccessivamente dietro. Col passare dei minuti prende fiducia e si fa vedere con la giusta incisività nella trequarti della Salernitana.
Malinovskyi 6,5: una delle migliori prestazioni con la maglia del Grifone per l’ucraino, il quale si è finalmente fatto notare anche con concretezza in zona offensiva, mettendo a referto l’assist per la rete dell’1-0 di Gudmundsson. (dal 59′ Kutlu 5,5: non ha le qualità dell’ex Atalanta e, senza commettere gravi errori, non riesce a garantire quell’apporto qualitativo in avanti che serviva in fase di contropiede per andare alla caccia del raddoppio).
Gudmundsson 7: si accende solamente al 34′, compiendo però un capolavoro al primo lampo del match. Raccoglie il pallone offertogli da Malinovskyi e fa scaricare un siluro con il destro dalla distanza, su cui Ochoa non può opporsi.
Retegui 6,5: tornato a disposizione per il match odierno e ebbene sia costretto a giocare con una vistosa fasciatura, il “Tabano” offre una prestazione di livello. L’attaccante della nazionale fa tremare gli avversari con una conclusione potentissima che si infrange sul palo al 16′. Esce all’intervallo. (dal 46′ Ekuban 5,5: entra solamente perché Retegui ha il ginocchio sinistro mal messo. Il suo apporto è nullo se paragonato a quello del centravanti azzurro che, anche se al 50%, ha mostrato cose migliori rispetto al 29enne ghanese).
All. Gilardino 6,5: il Grifone torna a esprimere quel gioco offensivo e dinamico che ne ha contraddistinto l’avvio di stagione. Dopo la battuta d’arresto con l’Atalanta, la prestazione di oggi era ciò che serviva ai rossoblù per rimettersi sulla retta via in vista dei prossimi impegni stagionali tra campionato e Coppa Italia.
SALERNITANA
Ochoa 7: schierato in favore di Costil, il messicano dimostra ancora una volta le proprie qualità. La sua parata sensazionale sul colpo di testa di Dragusin salva il risultato nei primi minuti del match, poi viene graziato dai due pali colpiti da Badelj e Retegui. Non può nulla sulla sassata di Gudmundsson.
Lovato 5,5: fa molta fatica a contenere Retegui, il quale lo anticipa in molte delle contese fisiche tra i due. Nella ripresa cala di energie ed è costretto a uscire dal campo (dal 64′ Legowski s.v.).
Gyomber 5,5: come l’ex Verona e Atalanta, il centrale slovacco non riesce a tenere botta con Retegui, rischiando per altro di mettere la parola fine al match dell’avversario con un contrasto, involontario, sul ginocchio già mal messo dell’azzurro.
Pirola 6: rispetto ai due compagni di reparto si fa notare meno, nel bene e nel male. Dalle sue parti Retegui non si fa vedere spesso, perciò il compito dell’ex Monza si limita nella sorveglianza della zona da inserimenti pericolosi dei trequartisti avversari.
Mazzocchi 6,5: gli va dato il merito di provare a rendersi sempre protagonista nella manovra offensiva campana. Martin non rende la vita complicatissima all’esterno partenopeo, il quale si fa vedere spesso nella metà campo avversaria. Non riesce a coordinarsi al meglio da ottima posizione dopo un ottimo cross messo in mezzo da Sambia. Centra una clamorosa traversa nella ripresa con un colpo di testa che per poco non consegna il pari ai suoi.
Maggiore 5,5: prova incolore quella dell’ex Spezia. Non riesce a giocare molti palloni, rimanendo decisamente più coperto rispetto all’arrembante Coulibaly. Viene ammonito per una reazione evitabile su un fallo commesso da Malinovskyi a centrocampo. (dal 64′ Ikwuemesi s.v.)
Coulibaly 6: uno dei pochi a salvarsi tra i suoi. A centrocampo è molto più frizzante rispetto al compagno di reparto, uscendo varie volte con i tempi giusti per far riavviare le azioni offensive granata.
Bradaric 5,5: prestazione scialba quella del laterale croato, mai in partita sin dall’inizio. Si fa saltare il più delle volte da Sabelli, il quale può sfruttare i buchi lasciati scoperti dall’ex Lille. Esce dopo i primi 45′. (dal 46′ Sambia 6,5: dà brio alla fascia destra dei campani, facendosi notare con insistenza nell’ultimo quarto di campo per andare al cross in varie occasioni.
Cabral 5,5: il peggiore nel reparto offensivo della squadra di Inzaghi. Mai incisivo, né con la palla tra i piedi, né negli inserimenti. (dal 77′ Tchaouna s.v.).
Candreva 6: rispetto al normale, agisce molto di più in fase difensiva, abbassandosi sulla linea dei centrocampisti per recuperare più palloni possibili. Da apprezzare l’impegno, ma per un giocatore con le sue caratteristiche non è la strategia più efficace per incidere in attacco. (dal 46′ Bohinen 6: prende il posto di Maggiore, il quale scala nella trequarti in sostituzione di Candreva. La prova dell’ex CSKA Mosca è tutto sommato sufficiente, senza alcuna giocata degna di nota, agendo in cabina di regia con la giusta efficacia e tranquillità).
Dia 5,5: tra gli uomini offensivi dei campani è quello che prova a dare qualche segnale di speranza in più, ma rispetto alla miglior versione non riesce a incidere più di tanto con i suoi strappi. Prova la conclusione in un paio di occasioni, nessuna però risulta pericolosa per la porta di Martinez. Mezzo voto in meno per il tap-in mancato dopo la respinta della traversa sulla conclusione di Mazzocchi.
All. F.Inzaghi 5,5: la sua Salernitana, nonostante qualche piccolo segnale positivo, ancora non decolla. L’approccio del secondo tempo è il punto da cui poter ripartire in vista dei prossimi impegni di campionato. Da rivedere assolutamente i posizionamenti difensivi nelle palle inattive.
Foto: Lapresse