Calcio
Perché Belgio-Svezia è stata sospesa? Cos’è successo a Bruxelles, tra terrore ed evacuazione
Una serata di calcio si è trasformata in ore di ansia e paura. Doveva essere una festa allo stadio Re Baldovino di Bruxelles, dove il Belgio di Domenico Tedesco affrontava la Svezia, ma dopo un primo tempo anche divertente, chiuso sull’1-1 messo a segno da Gyokeres e Lukaku, ma nell’intervallo la partita ha perso completamente di significato, portando prima alla sospensione e poi allo stop dell’evento.
Il tutto è dovuto ad un attentato avvenuto nel pomeriggio, in cui sono rimasti uccisi due tifosi svedesi. Nel centro di Bruxelles un uomo con un casco bianco ed un gilet arancione, scendendo da uno scooter, ha iniziato a sparare in tutte le direzioni con un kalashnikov, all’urlo di ‘Allah Akbar’; i due svedesi sono rimasti loro malgrado coinvolti nella situazione, trovando la morte, mentre una terza persona, l’autista di un taxi, sarebbe fuori pericolo.
La notizia si è sparsa tra i calciatori durante l’intervallo della partita; le due squadre hanno dunque iniziato un dialogo con l’arbitro della sfida, l’italiano Maurizio Mariani, arrivando così alla decisione finale di interrompere definitivamente la partita. Dopo l’annuncio il pubblico è rimasto all’interno dello stadio fino a che non si è trovato un giusto piano di evacuazione dello stadio, operazione iniziata attorno alle 23.45 per i 35.000 supporters presenti nell’impianto.
Questo il comunicato dell’UEFA: “La partita Belgio-Svezia, valida per le qualificazioni all’Europeo di calcio 2024 è stata definitivamente annullata per motivi di sicurezza. Le squadre non sono rientrate in campo dopo l’intervallo. I giocatori svedesi hanno appreso, proprio nell’intervallo, dei due loro connazionali uccisi nella capitale belga prima dell’inizio dell’incontro. La priorità per le autorità è quindi diventata quella di far uscire in sicurezza dallo stadio gli oltre 35.000 tifosi che assistevano alla partita”.
Foto: LaPresse