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Perché è stata interrotta la gara di MotoGP a Motegi e come funziona il regolamento per il punteggio

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Marco Bezzecchi

Il Gran Premio del Giappone di MotoGP è stato interrotto nel corso del 13° dei 24 giri in programma. La bandiera rossa è stata sventolata a causa delle condizioni meteo. Difatti la gara è cominciata sotto una leggera pioggerella, aumentata progressivamente di intensità, sino a diventare una precipitazione sostenuta. L’acqua sollevata dalle moto è cresciuta gradualmente, sino a mettere a repentaglio la visibilità in pista.

Nel momento in cui alcuni piloti, peraltro nel gruppo di testa, hanno alzato il braccio, la direzione gara non ha avuto alcun dubbio nel sospendere la corsa. Nelle intenzioni si sarebbe dovuto ripartire per completare le 12 tornate restanti, ma dopo mezz’ora di interruzione nell’attesa che le condizioni migliorassero, i centauri hanno effettuato un giro di ricognizione che ha dato responso negativo.

Il regolamento sportivo parla chiaro. Come definito dall’articolo 1.25.3 “se vengono completati almeno 3 giri, ma meno del 75% della distanza, si deve riparte. Tuttavia, se è impossibile ripartire, i risultati conteranno per il Campionato. Se dovesse essere stata completata meno del 50% della distanza, i punti saranno dimezzati. Se dovesse percorso almeno il 50% della distanza, allora verranno assegnati punti pieni”.

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Insomma, si è ricaduti nel caso in cui la sospensione è avvenuta fra il 50% e il 75% della distanza originaria. In questa eventualità si dovrebbe ripartire, ma non essendo stato possibile farlo, il punteggio conferito è comunque quello di una gara completa. Per intenderci, se il GP fosse stato interrotto solo un giro prima, i punti sarebbero stati dimezzati!

Foto: MotoGPpress.com

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