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Quando torna in campo Jannik Sinner? Subito Shanghai: definito l’avversario, tabellone e possibile rivincita con Medvedev
Per Jannik Sinner ci sarà subito un viaggio da effettuare dopo la vittoria a Pechino. Un viaggio nemmeno troppo lungo, per la verità: si va a Shanghai, che in termini d’aereo dista poco più di due ore. Si sale di categoria, da ATP 500 a Masters 1000, e oggi è già stato definito il nome dell’avversario dell’altoatesino (che rientrerà in campo a breve, venerdì se verrà rispettata la divisione parte bassa-parte alta oppure sabato se ci saranno dei cambiamenti).
Si tratta infatti di Marcos Giron, americano che non ha mai affrontato in carriera e che, ad oggi, è al numero 82 delle classifiche mondiali dopo aver toccato il 49° posto a metà 2022. Nell’anno ha raggiunto più volte i quarti di finale prima del Roland Garros, poi a Toronto si è spinto agli ottavi con lo scalpo di Holger Rune; il danese è anche uno dei due top ten che ha sconfitto in carriera (l’altro fu Matteo Berrettini a Parigi-Bercy 2020, ma il romano era in una condizione fisica e ancor più mentale disastrosa dopo il Roland Garros).
Al terzo turno appare inverosimile che il qualificato australiano Dane Sweeny possa battere l’argentino Sebastian Baez, anche al netto del fatto che il 2001 di Penrith si ritrova davanti una versione del sudamericano che ha imparato a farsi valere anche sul veloce. Quale che sia il caso, per Sinner nessun precedente con i due. Semmai, il meglio (o il peggio, dipende dalle opinioni) viene dopo.
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C’è infatti agli ottavi una prospettiva Alexander Zverev, anche se resta da capire quanto il tedesco abbia davvero ripreso quota dopo le fatiche pechinesi, non indifferenti anche per orari assurdi ai quali è stato costretto a spingersi. L’accoppiata formata dal russo Roman Safiullin e dall’americano Ben Shelton non gli è nemmeno di aiuto; è vero, può arrivare al numero 1 d’Italia, ma il sorteggio gli è stato molto nemico. Ad ogni modo, sarebbe rivincita degli US Open.
Poi, ai quarti, la potenziale rivincita con Daniil Medvedev, che ha possibili turni-trappola, ma non impossibili, dal cileno Cristian Garin all’USA Sebastian Korda (che si è divorato la finale di Astana non più tardi di ieri) fino a una certa indecifrabilità, perché se risorge Felix Auger-Aliassime è un conto, ma se il canadese lascia strada all’argentino Francisco Cerundolo o, in misura minore, all’ungherese Marton Fucsovics o ancora a Mackenzie McDonald (l’americano è comunque il meno quotato nella situazione) è un altro.
Eventualmente, a livello di semifinale sono dalla parte di Sinner sia Casper Ruud che Holger Rune, ma non è assolutamente detto che il norvegese e il danese ci arrivino, anche in base ai segnali pechinesi. Alternative: tante. Gli altri big sono tutti dall’altra parte: Alcaraz, Fritz, Rublev, Tsitsipas.
Foto: LaPresse