Rugby
Rugby, Mbonambi razzista ai Mondiali? No, semplicemente parlava in afrikaans
È stato archiviato lo scandalo che ha coinvolto il pilone del Sudafrica Bongi Mbonambi, accusato di aver usato un epiteto razzista nei confronti di Tom Curry durante la semifinale dei Mondiali tra gli Springboks e l’Inghilterra. Se l’indagine di World Rugby si è chiuso con un nulla di fatto, per assenza di evidenze, sui social gira un video dell’allenamento dei sudafricani che sembra spiegare l’accaduto.
Tom Curry, ricordiamolo, durante la semifinale ha protestato con l’arbitro, accusando Mbonambi di averlo insultato per la razza. “Fi*a bianca” lo avrebbe apostrofato il tallonatore sudafricano. L’arbitro in campo non è intervenuto, ma l’audio della protesta di Curry non è passato inosservato, scatenando polemiche sulla stampa internazionale il giorno dopo e obbligando World Rugby a indagare sul caso, mettendo a rischio la presenza del giocatore nella finalissima di sabato contro la Nuova Zelanda.
“Fi*a bianca”, cioè in inglese “White cunt”. Queste le parole riferite dal giocatore britannico all’arbitro. Parole che Mbonambi ha subito smentito, dichiarando che mai ha offeso Curry e men che meno con insulti razzisti. A risolvere, forse, l’arcano sono intervenuti nel tardo pomeriggio di ieri i social network. Dove è iniziato a girare un video fatto durante l’allenamento dei sudafricani e nei quali c’è proprio Bongi Mbonambi.
Al quale, a un certo punto, un compagno sembra urlare proprio “White cunt”. Ma ascoltando meglio si capisce che la frase è “Watter kant”, non “White cunt”. E “Watter kant” in afrikaans significa “quale lato”. Infatti il compagno sta chiedendo a Mbonambi su quale lato tirerà il pallone. Probabile che fossero proprio queste le parole usate dal tallonatore in campo contro l’Inghilterra e che Tom Curry ha frainteso, sentendosi insultato.
Foto: LaPresse