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Rugby, un brutto Sudafrica beffa l’Inghilterra a 3′ dalla fine e sfiderà gli All Blacks nella Finale dei Mondiali

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Duane Vermeulen

Sarà Nuova Zelanda-Sudafrica la finale della Rugby World Cup 2023 che si sta disputando in Francia. L’atto finale che tutti si aspettavano, con il Sudafrica che era il favorito d’obbligo alla vigilia delle semifinali, ma che sotto la pioggia di Parigi non ci capisce nulla per oltre un’ora e solo nel finale batte una sorprendente Inghilterra.

Parte benissimo l’Inghilterra sotto la pioggia di Parigi e bastano tre minuti a Owen Farrell per avere un fallo a suo favore, per un fallo in ruck, e vantaggio per gli inglesi sul 3-0. Sbaglia molto il Sudafrica, che ha pochissimo possesso per rendersi pericoloso e al 7’ touche storta di Mbonambi, già al secondo errore in rimessa, che rimette l’Inghilterra in attacco. Altro fallo degli Springboks e al 10’ Farrell trova nuovamente i pali per il 6-0. Prova a reagire il Sudafrica, conquista una touche nei 22 avversari, ma inglesi perfetti che riconquistano subito l’ovale, ma Tuilagi colpisce a gioco fermo un avversario e punizione per gli Springboks. Ennesimo in avanti ed ennesima occasione sprecata dai sudafricani. Nervosismo in campo, con Farrell che passa più tempo a discutere con l’arbitro che a giocare e al 20’ dieci metri di punizione per gli inglesi e Libbok va sulla piazzola e 6-3 per l’Inghilterra.

Brutto errore palla in mano degli Springboks nella propria metà campo, ovale recuperato dagli inglesi che conquistano una punizione e Farrell trova il 9-3. Sbaglia troppo il Sudafrica, che in questa prima parte del match sta regalando troppo ai britannici, che non hanno problemi a difendere il vantaggio. Fase molto confusa del match, errori banali da entrambe le parti e match che non riesce a decollare. Si arriva, così, al 35’, quando un errore banale dei britannici regala una punizione al Sudafrica e Handre Pollard, che ha già sostituito Libbok, accorcia senza problemi sul 9-6. Poco dopo fallo di du Toit su un pallone in area e Farrell può tornare sulla piazzola e punteggi che va sul 12-6 al 39’ e si va al riposo così.

Inghilterra che spinge a inizio ripresa, Sudafrica che ancora soffre molto, con anche il terreno viscido che non aiuta e dopo 3 minuti touche sui 5 metri per i britannici. Sbagliano, però, anche gli inglesi, mentre il Sudafrica ha cambiato completamente la mediana, con l’ingresso di de Klerk, e che prova a risalire il campo. Match molto condizionato sia dal clima sia dal nervosismo, con i minuti che passano, ma di reali occasioni non se ne vedono né da un lato né dall’altro. Al 52’ la prima, vera, bella azione del match. Il Sudafrica ruba palla in mischia, poi sul prosieguo calcio al largo per Cheslin Kolbe che prolunga al piede, arriva Willie Le Roux, ma il suo calcetto è troppo lungo ed esce a fondo campo. E sul ribaltamento di campo Owen Farrell tenta un drop da lontano, trova i pali e Inghilterra che va oltre il break sul 15-6. Sudafrica in confusione, con il gioco aereo dominato da Steward, mentre gli Springboks commettono errori banali, con l’in avanti di Arendse al 58’ che regala una mischia in attacco ai britannici.

Passano i minuti e il favorito Sudafrica vede il fallimento farsi sempre più concreto, mentre un’Inghilterra su cui nessuno avrebbe scommesso si avvicina a una clamorosa finale. Sono più aggressivi e convinti i britannici, mentre i sudafricani sembrano aver alzato ormai bandiera bianca quando mancano 15 minuti alla fine. Ma al 69’ si riapre la partita. Touche offensiva per gli Springboks, pallone che viene portata avanti fino a quasi la linea di meta, poi de Klerk libera Snyman che sfonda e schiaccia. Prima meta del match e punteggio sul 15-13 per l’Inghilterra. Al 73’ mark chiamato da Le Roux e Sudafrica che chiede mischia nei propri 22, giocandosi tutto il Mondiale. E al 77’ la mischia degli Springboks obbliga all’ennesimo fallo gli inglesi e Handre Pollard va sulla piazzola dalla metà campo e arrivano i punti del clamoroso sorpasso e Sudafrica avanti 16-15. Non può più nulla l’Inghilterra ed è festa sudafricana.

Foto: LaPresse

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