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“Saranno Campioni”: Gabriele Rosato, il nuovo talento del taekwondo con un padrino speciale
Nel taekwondo italiano, la Puglia non finisce mai di stupire. Nello specifico, il comune di Mesagne, che si conferma isola felice di questa disciplina, e che, dopo i campioni olimpici Carlo Molfetta e Vito Dell’Aquila, non smette di sfornare giovani talenti pronti a collezionare successi di prestigio. Gabriele Rosato ne è il miglior esempio, attestandosi a pieno diritto quale stella nascente del panorama nazionale.
Mesagne, appunto, una comunità baciata dall’oro. Il tutto grazie alla palestra New Marzial Mesagne, dei maestri Roberto Baglivo e Steven Baglivo, autentici guru della disciplina. Proprio quest’ultimo è l’allenatore di Gabriele Rosato, classe 2009, che ha iniziato a praticare questo sport all’età di 9 anni. Tempo prima, Carlo Molfetta era diventato campione olimpico nell’edizione di Londra 2012, e grazie a lui Gabriele ha scoperto questa meravigliosa arte marziale sudcoreana, alimentando la sua passione ed avendolo come punto di riferimento costante.
Le giornate d’allenamento di Rosato sono condivise con gli impegni scolastici, cosa per niente facile, ma che per lui non rappresenta un sacrifico dal momento che ama combattere e mettersi in discussione. Tutto questo grazie anche al Liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne ed al sostegno di tutto il corpo docente. I punti di forza del pugliese sono la costanza, la passione e l’impegno che mette in ogni suo allenamento. In poche parole, tanto cuore e testa per fare la differenza. Come quando è arrivata la pandemia, dove tutto è stato rimesso in discussione per poter tornare a gareggiare, ma la testa di Gabriele si è comportata da campione consumato.
Il palmares del 14enne è già impressionante nonostante la sua età: in bacheca vanta più di 55 medaglie, di cui circa una cinquantina sono del metallo più pregiato. Nel 2021, ad esempio, nella prima gara internazionale post pandemia (un torneo G1 a Varsavia a settembre) Rosato ha conquistato il primo posto nei -53 kg dei Cadetti A: mai nessun italiano era riuscito ad imporsi in questa classe d’età al primo anno di partecipazione, diventando così il più giovane atleta di taekwondo ad aver vinto un G1.
Nel 2022, il mesagnese ha confermato il suo trend di trionfi internazionali ottenendo un bronzo al Mondiale Cadetti e l’argento agli Europei della stessa categoria (sempre nei -53 kg). In questo 2023, ha iniziato a combattere nella -57 kg, ma il cambio di peso non lo ha per nulla condizionato, anzi: vittorie all’Insubria Cup, agli Europei Cadetti di Malta, al Sofia Open, all’Austrian Open di Innsbruck, ma soprattutto la splendida medaglia d’oro ai Mondiali Cadetti di Sarajevo, battendo, in una finale al cardiopalma, il greco Efthymios Iliadis per 2-1 (R1 8-9 / R2 9-3 / R3 10-9).
In occasione della Cresima, il padrino, Carlo Molfetta, gli ha fatto un regalo speciale: il dobok che indossava proprio nella finale olimpica di Londra. Un regalo simbolico che racchiude il sudore di chi ha fatto tanti sacrifici per poi ottenere la gloria. Ora non ci resta che attendere questo giovane prodigio, che sembra avere tutte le carte in regola per realizzare grandi imprese sportive. Con più di 34mila follower su Instagram, Rosato è una ‘star’ dei social e la sua foto nell’iconica posa di Carlo Molfetta (oltre a Usain Bolt) ci auguriamo che si possa anche scattare dopo aver realizzato il suo sogno nel cassetto: gareggiare e vincere un giorno alle Olimpiadi.
LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘SARANNO CAMPIONI’
Maurizio Contino
Foto: FITA