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Superbike
Superbike, bilancio positivo per l’Italia nel 2023. Quattro azzurri subito alle spalle dei “tre tenori”
Il Mondiale Superbike 2023 è passato agli archivi ieri in quel di Jerez de la Frontera dopo dodici tappe con il secondo titolo iridato consecutivo di Alvaro Bautista con la Ducati. Il veterano iberico ha complessivamente dominato il campionato, collezionando la bellezza di 27 vittorie di manche e 31 podi su 36 gare disputate, precedendo esattamente come nel 2022 la Yamaha di Toprak Razgatlioglu e la Kawasaki di Jonathan Rea.
I “tre tenori” della Superbike continuano dunque ad occupare il podio della generale dimostrandosi superiori al resto della concorrenza, tuttavia il divario quest’anno si è assottigliato almeno per quanto riguarda la terza posizione di Rea. Il fenomeno nord irlandese ha infatti rimediato un distacco di oltre 250 punti da Bautista, centrando un solo successo e agguantando la top3 del campionato con un margine non così importante nei confronti del “primo degli umani”.
Un ruolo che spetta ormai da tre annate consecutive ad un pilota italiano ed in questo caso ad Andrea Locatelli, compagno di Razgatlioglu in Yamaha Factory e protagonista di una stagione molto solida con all’attivo 8 podi (1 secondo e 7 terzi posti) senza vittorie. Il Bel Paese in realtà è stato in grado di piazzare ben quattro centauri dalla quarta alla settima posizione overall, a testimonianza della qualità raggiunta dal gruppo azzurro nella massima categoria delle derivate.
Dietro al “Loca” troviamo un deludente Michael Ruben Rinaldi, al quale è mancato l’atteso salto di qualità richiesto per conservare il posto all’interno del team Aruba Ducati. Il romagnolo può sorridere sicuramente per il trionfo di gara-1 ad Aragon (è l’unico ad aver vinto una manche escludendo i tre big), tuttavia ha commesso tanti errori nel corso della stagione lasciando per strada una marea di punti e non strappando la riconferma nella squadra ufficiale per il 2024 (verrà sostituito da Nicolò Bulega, promosso dalla Supersport).
Annata sicuramente positiva invece per Axel Bassani, sesto assoluto e primo degli indipendenti per la seconda stagione di seguito, portando a casa due soli piazzamenti in top3 ma trovando una buona continuità sulla lunga distanza del campionato e meritandosi la chiamata in Kawasaki per prendere il posto di Rea. Debutto incoraggiante infine in Superbike per Danilo Petrucci, capace di salire sul podio in ben tre occasioni da rookie con la Ducati del Team Barni.
Foto: LiveMedia/Valerio Origo