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Tennis, Furlan racconta l’ascesa di Jasmine Paolini: “Decisivo il cambio di racchetta. Si ispira a Sinner”

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Numero ventinove del mondo, numero uno d’Italia, sarà testa di serie agli Australian Open 2024. Un anno magico per Jasmine Paolini, quello della definitiva esplosione per la tennista toscana, reduce da risultati davvero eccellenti nelle ultime settimane, come la finale raggiunta nel torneo di Monastir. A seguire Jasmine da molto tempo c’è Renzo Furlan, che è stato ospite di Dario Puppo nella trasmissione Tennismania in collaborazione tra OA Sport e Sport 2U.

Una stagione lunghissima per l’azzurra, che è arrivata comunque in una condizione fisica eccellente in questi ultimi mesi: “Dopo gli US Open la stagione sembrava ancora molto lunga. La trasferta americana è cominciata il 3 agosto e noi l’abbiamo portata avanti fino al 25 settembre. Siamo tornati in Italia un giorno e subito dopo abbiamo cominciato quella cinese. Jasmine sentiva l’importanza di quest’ultima parte di stagione e avevamo come obiettivo quello di raggiungere il best ranking e di essere testa di serie al prossimo Australian Open. Per fortuna all’inizio della trasferta cinese ci è venuto in soccorso il preparatore Andrea Bracaglia, che ci sta dando una mano straordinaria, preparando al meglio gli ultimi due tornei. Fisicamente era in ottime condizioni, forse arrivando un attimo cotta proprio all’ultima partita contro la Mertens. Arrivare avanti anche in doppio non le ha procurato stanchezza, ma le ha dato comunque la forza di proseguire nel torneo e vincere le partite, con il peso di essere testa di serie numero uno”. 

Ad inizio anno Paolini ha fatto tanta fatica, anche per colpa di una racchetta nuova, che le ha dato tanti problemi: “Noi abbiamo provato il modello nuovo della Yonex e la racchetta era completamente diversa. L’abbiamo provata, testata, per capire se la racchetta fosse meglio e anche per me lo era. Abbiamo scoperto che c’erano tanti miglioramenti, ma non nella velocità e a Jasmine piace sentirla molto quando gioca, visto che tira molto piatto. La racchetta qualche dubbio lo ha messo a Jasmine e tutto questo se lo è portato dietro. A Madrid ho visto un match scandaloso non tirando un colpo, trattenendo sempre il colpo e allora ho deciso di tornare alla racchetta vecchia. Di colpo è tornata una nuova giocatrice”. 

I momenti chiave della stagione dell’azzurra secondo Furlan: “Ci sono stati due o tre momenti importanti che hanno dato il cambio di ritmo. Il primo a Roma dove ha battuto Xinyu Wang ed è tornata a vincere un match in un torneo importante. La settimana dopo ha vinto il WTA 125 di Firenze e poi, non tanto Monastir o Palermo che hanno dato grandissima soddisfazione, secondo me è stato importantissimo il torneo di Cincinnati, arrivando ai quarti di finale in un torneo importante. Si è fermata poi con Gauff dove il 6-3 6-2 è un risultato un po’ falso, perchè Jasmine poteva essere 4-1. Lì ho capito che poteva tenere un livello molto alto e poi sono arrivate le conferme”.

Un 2023 che ha visto un miglioramento costante: “Si è completata. Io ho insistito molto che giocasse anche i doppi. Ha imparato a servir meglio, ad essere più aggressiva, migliorare la sua situazione al volo sia come tecnica sia come posizione. Lei è una giocatrice che ha molto carattere e quando è motivata fa sentire molto la sua presenza. Il servizio non è ancora continuo e ci lavoreremo molto questo inverno. Negli ultimi quindici anni il servizio a livello femminile è migliorato tantissimo e sta diventando un tennis sempre più potente”. 

Tanti ottimi risultati, ma finora gli Slam sono stati un tabù per la toscana: “Gli Slam sono il nostro tallone d’Achille. Jasmine non ancora ottenuto tanto, ma negli ultimi sei Slam va detto che ha beccato due volte Kvitova, un’altra volta Swiatek, una Samsonova e una Ostapenko. La “più scarsa” che abbiamo beccato è stata la Cirstea a Parigi che era numero ventisei del mondo. Non è stata fortunatissima. Questa ragazza comunque è ventinove al mondo, nonostante abbiamo fatto solo primi turni negli Slam ed ecco perchè capisco che c’è ancora più potenziale”.

Paolini ha appena vinto il doppio a Monastir con Sara Errani, con la quale la toscana ha costruito un bellissimo rapporto: “Tutte le ragazze tra di loro sono molto unite e legate. Nel gennaio 2022 per la prima volta hanno fatto il doppio insieme ed io dissi a Jasmine di fare il doppio con Sara perchè lei può essere una miniera di informazioni per te e stare vicino a lei tu impari. Ad inizio anno hanno fatto un accordo, con il mezzo obiettivo di andare a giocare le Olimpiadi insieme. E’ stato difficile giocare insieme nei tornei più importanti, vista la classifica di Sara, ma probabilmente giocheranno insieme agli Australian Open”

Non solo Errani, ma Furlan parla anche di un altro giocatore come fonte di ispirazione per Paolini: “Quando si allena Sinner io e Jasmine andiamo sempre a vederlo o quando abbiamo la possibilità di vedere dei suoi match. Sinner è un’altra fonte di ispirazione. Jannik usa moltissimo le spinte, sfruttando al meglio la spinta delle gambe, che sicuramente Riccardo Piatti gli ha insegnato ad essere sempre dietro la palla. Sinner è quel giocatore che per generare la massima potenza riesce sempre a caricare con la gamba posteriore. Noi andiamo a vedere lui per carpire queste cose qui. Poi è un ragazzo d’oro e con Jasmine sono abbastanza amici”.

In chiusura un commento davvero molto positivo anche su Matteo Arnaldi: “Mi piace tantissimo ed è seguito da un ottimo allenatore. Arnaldi ha una grandissima personalità ed è estremamente motivato. Io lo vedo spessissimo in palestra prima delle partite e fa tantissimo stretching ed allungamento. Denota una cura maniacale del fisico, ma anche una ricerca della cura del particolare notevole. Quando un ragazzo ha questa attitudine può fare veramente tantissimo. Arnaldi ha solo scalfito il suo potenziale e può tranquillamente sfondare ed entrare tra i primi venti minuti”. 

 

INTERVISTA RENZO FURLAN TENNISMANIA

 

FOTO: LaPresse

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