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Tennis, Jannik Sinner cambia la tendenza nelle partite contro i top-5: un dato significativo
Calato il sipario sulla settimana di Pechino (Cina) e per il tennis italiano ci sono motivi per cui essere soddisfatti visto il successo di Jannik Sinner. “Solo un ATP500” quello vinto dall’azzurro, ma di un peso specifico importantissimo per gli avversari che è stato in grado di battere nel proprio percorso. Desta sensazione, in particolare, quanto fatto dal nostro portacolori contro il n.2 del mondo, Carlos Alcaraz, e il n.3, Daniil Medvedev, in semifinale e finale.
Lo spagnolo e il russo si sono dovuti arrendere all’incedere di Jannik, senza ottenere neanche un set, rendendo onore alla prestazione strepitosa del classe 2001 del Bel Paese. Riscontri che hanno permesso a Sinner di balzare al n.4 del mondo, eguagliando il miglior posizionamento alltime di un italiano nell’Era Open di Adriano Panatta e di Francesca Schiavone a livello femminile. In tutto questo, il pass per le ATP Finals è veramente a un passo e basterà a Jannik vincere un match a Shanghai per avere la certezza matematica.
Tuttavia, è interessante anche un dato a valle di questo discorso. La domanda è la seguente:
QUAL È IL BILANCIO DI SINNER NELLE PARTITE CONTRO I TOP-5?
Il bilancio è di 6 vittorie e di 19 sconfitte in carriera, ma se si va ad analizzare il tutto esclusivamente nel 2023 si scopre che il 22enne di San Candido, anche per quanto ha fatto in Cina, ha vinto 5 partite su 9 contro giocatori facenti parte della cerchia menzionata. Questo significa che prima di questa stagione, il suo score fosse 1 vinta e ben 15 perse, con l’unica affermazione di Umago 2022 contro Alcaraz.
I cinque successi sono stati, per l’appunto, i due di Pechino contro Carlitos e Medvedev, sempre contro l’iberico a Miami, opposto poi al greco Stefanos Tsitsipas a Rotterdam e a Taylor Fritz a Indian Wells. Le sconfitte sono arrivate per mano di Novak Djokovic a Wimbledon, di Medvedev a Miami, di Alcaraz a Indian Wells e di Tsitsipas negli Australian Open. Bilancio quindi in attivo che la dice lunga sui progressi e sulla crescita del tennista nostrano.
Foto: LaPresse