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Tennis, Martina Trevisan subito eliminata dal WTA di Monastir: la polacca Kawa si impone in tre set

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Si chiude subito l’esperienza di Martina Trevisan sul cemento di Monastir. La toscana esce sconfitta dalla polacca Katarzyna Kawa, numero 217 delle classifiche mondiali, con il punteggio di 6-3 3-6 7-5 in poco più di due ore, risentendo probabilmente del ritorno in Europa dopo l’avventura di Hong Kong chiusa in semifinale.

L’inizio della partita di Martina è parecchio nervoso, sentendo forse la pressione di essere la favorita d’obbligo di questa partita. I suoi primi due turni al servizio sono poco performanti, sorpresa forse dalla potenza da fondo della sua avversaria, habitué del circuito ITF, rendendo dunque inutile il break strappato nel terzo gioco. Gli errori continuano a susseguirsi e l’azzurra si ritrova ad inseguire sotto di un set dopo nemmeno 40 minuti.

Nel secondo set arriva la reazione dell’azzurra, che con ottimi 20 minuti inizia a diventare padrona della partita. Striscia di 16 punti a 3 a favore di Trevisan che vola immediatamente sul 4-0, ma subisce poi la reazione della polacca che dimezza il margine quasi immediatamente. Si arriva fino al nono gioco, Kawa sfiora anche il break per riportarsi in equilibrio ma Martina se la cava per poi chiudere e portare la contesa al terzo.

Dopo due set di breve durata, la contesa si allunga. Nel quarto gioco da quattordici punti Martina riesce a difendersi per poi strappare in maniera convincente il servizio alla sua avversaria subito dopo. Ma i suoi problemini continuano al servizio, perdendo il margine permettendo a Kawa di tornare sotto sul 4 pari. Si viaggia in equilibrio fino al dodicesimo gioco, quando però l’azzurra si mette nei guai e regala il successo con due dritti sbagliati.

Martina vince solo due punti in meno rispetto alla sua avversaria, 96 a 94, in una partita sostanzialmente in pari; ma i suoi servizi sono stati sicuramente più laboriosi, 104 scambi giocati rispetto agli 86 della sua avversaria, e concedere il 44% con la prima di servizio non ha aiutato.

Foto: LaPresse

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