Precisione
Tiro a volo: trap maschile in raduno. Ci sono Giovanni Pellielo, Massimo Fabbrizi e Daniele Resca
Porre le basi per il 2024 lavorando non solo sulla tecnica di tiro, ma anche sulla condizione atletica. Il tiro a volo italiano, in particolare il trap maschile, è al lavoro per preparare l’annata olimpica che condurrà fino ai Giochi di Parigi della prossima estate.
In quel del Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia infatti, i tiratori Giovanni Pellielo, Massimo Fabbrizi e Daniele Resca sono al lavoro con il preparatore atletico Fabio Partigiani per definire al meglio la loro forma fisica.
“Si tratta del secondo appuntamento della stagione autunnale – ha affermato Partigiani al sito FITAV – ed è un evento particolarmente importante perché coinvolge tre degli atleti più titolati della nostra Nazionale. Giovanni Pellielo, Massimo Fabbrizi e Daniele Resca si stanno sottoponendo a tre sedute di allenamento in cui vengono sviluppate le capacità motorie, le capacità condizionali e le capacità coordinative.
Nella preparazione atletica i dettagli specifici sono importanti e nel caso di questi nostre tre notissimi campioni non possiamo trascurare le prerogative fisiche e anche il dato anagrafico che colloca due di loro, Johnny e Massimo, in una fascia di età che sportivamente si definisce alta. Per questo motivo a Tirrenia stiamo procedendo a sedute di allenamento molto mirate e personalizzate. Per agevolare il loro e il mio lavoro, in questi giorni li sto vedendo separatamente proprio per impostare sedute particolari.”
“Il dato molto interessante di questo raduno – ha poi aggiunto – consiste nel fatto che Johnny, Massimo e Daniele si sottoporranno anche ad alcuni test motori che saranno condotti dai medici dell’Istituto di Medicina dello Sport di Roma. Una collaborazione avviata proprio quest’anno attraverso il Medico federele Antonio Spataro permetterà infatti a tutte le PO e a tutti i PO della Fossa Olimpica e dello Skeet di affrontare a turno questi test che sono molto semplici e interessano coordinazione, core stability ed elasticità muscolare. Non sono appunto test invasivi e quindi non contemplano prove di resistenza o di forza, ma il loro responso sarà particolarmente utile per permettermi di valutare la condizione fisica delle atlete e degli atleti e soprattutto per consentirmi di valutare se la programmazione sta seguendo il giusto percorso.”
Foto: ISSF