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WTA Monastir 2023, Sara Errani e Jasmine Paolini volano in finale in doppio!

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Sara Errani

Si continua a parlare italiano a Monastir, in Tunisia, sede del Jasmine Open Monastir 2023 di tennis, torneo di categoria WTA 250: Jasmine Paolini, dopo aver vinto il quarto di finale in singolare contro Lucia Bronzetti, si qualifica per la finale di doppio in coppia con Sara Errani.

Le italiane la spuntano contro le polacche Magdalena Frech e Katarzyna Kawa, battute al match tie break con lo score complessivo di 6-7 (4) 6-3 [11-9], maturato dopo un’ora e 48 minuti di aspra battaglia sportiva, dopo aver anche annullato un match point alle avversarie.

Nel primo set le azzurre partono male, ritrovandosi sotto 0-3, ma reagiscono, accorciano sul 2-3 e poi trovano la parità sul 4-4. Errani e Paolini si salvano al punto decisivo nel decimo game, annullando il set point, poi operano il break e vanno a servire per la frazione, ma non chiudono. Si va al tie break: le azzurre dal 2-1 si ritrovano sotto 2-4, ritrovano la parità sul 4-4, ma poi cedono nel finale e le polacche si impongono per 7-4 dopo 58 minuti.

WTA Monastir, Jasmine Paolini può scalare ancora il ranking solo ad una condizione

Nella seconda partita si assiste ad uno scambio di break tra terzo e quarto game, con le azzurre costrette a risalire la china, ma poi dal 3-3 Errani e Paolini tengono a trenta i rispettivi turni al servizio, e nel corso dell’ottavo gioco centrano lo strappo al punto decisivo. Le azzurre poi possono chiudere così sul 6-3 in 35 minuti.

Il match tie break viene vissuto sulle montagne russe: Errani e Paolini scappano subito sul 4-1 e poi volano sull’8-3, ma le polacche non demordono ed infilano 6 punti consecutivi, arrivando al match point sul 9-8. Le azzurre però si scuotono, vincono gli ultimi tre scambi, e vanno in finale grazie all’11-9 maturato in un quarto d’ora.

Le statistiche premiano le azzurre, che vincono 80 punti contri i 71 delle polacche, convertendo 5 delle 11 palle break avute e cancellandone 7 delle 11 concesse. Errani e Paolini servono molte prime (88%), ma ottengono il punto nel 60% dei casi, mentre sulla seconda il dato crolla al 30%.

Foto: LaPresse

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