Seguici su

Senza categoria

Atletica, Stefano Mei spinge l’Italia: “A Parigi più medaglie di Tokyo. Jacobs uomo da battere”

Pubblicato

il

Stefano Mei

Stefano Mei ha tracciato il bilancio della stagione e si è proiettato verso la prossima annata agonistica che culminerà con le Olimpiadi di Parigi 2024. Il Presidente della FIDAL ha celebrato soprattutto lo storico trionfo in Coppa Europa e gli eccellenti Mondiali impreziositi dall’apoteosi di Gianmarco Tamberi, dagli argenti di Leonardo Fabbri e della 4×100, dal bronzo di Antonella Palmisano. Stefano Mei è intervenuto nell’ultima puntata di AtleticaTalk sul canale federale: “Sono orgoglioso di essere Presidente in un momento così bello. Ero in pista trent’anni fa e posso dire che quella di oggi è la squadra più forte di tutti i tempi. Prima avevamo alcune punte ma la base un po’ mancava. La Coppa Europa era la cartina di tornasole, spesso ci si salvava soltanto all’ultima gara. Ora c’è una consapevolezza maggiore, una grandissima tranquillità, i ragazzi sono tutti compagni, fratelli, tutti vicini, e i tecnici possono svolgere il loro lavoro senza problemi”.

Il numero 1 dell’atletica tricolore si è lanciato verso i prossimi Giochi Olimpici: “È vero, a Tokyo abbiamo alzato l’asticella. Ero scaramantico da ragazzo, ora mi sono reso conto che non serve: dico che a Parigi faremo meglio che a Tokyo nel numero di medaglie. Non posso dire niente sul colore, perché oggettivamente le 5 medaglie d’oro fanno parte di una serie di contingenze favorevoli che difficilmente si potrebbero ripetere. Ma sono certo che questi ragazzi ci sorprenderanno ancora”.

Nel 2024 si disputeranno gli Europei a Roma:Abbiamo fatto scelte molto forti. A differenza dell’iniziale collocazione post-olimpica, abbiamo tentato la carta dell’anticipo, nel periodo in cui generalmente va in scena il Golden Gala. E credo sia stato centrato l’obiettivo di creare una sorta di ‘trials’ europei in previsione delle Olimpiadi. Roma 2024 finirà a 50 giorni dai Giochi e c’è la possibilità di una doppia programmazione, molto meglio che nel 2022 quando i Mondiali di Eugene finirono tre settimane prima degli Europei di Monaco. Sarà un momento splendido per i nostri ragazzi. Per quanto riguarda la marcia e la mezza maratona, rimango sempre allibito quando vedo gare internazionali in mezzo al nulla, senza l’abbraccio dello stadio. Ecco perché ho voluto fortemente l’arrivo dentro l’Olimpico”.

Inevitabile un passaggio su Marcell Jacobs, il Campione Olimpico dei 100 metri:Abbiamo incontrato Marcell con il presidente Malagò e ci ha illustrato il suo progetto. Ha ricercato stimoli differenti e mi ha convinto immediatamente, perché questa scelta ha un solo obiettivo: vincere le Olimpiadi di Parigi. Nel momento in cui non dovesse avere problemi fisici è ancora l’uomo da battere”.

Mattia Furlani è indubbiamente il giovane di maggiore spicco in questo momento: È uno spettacolo. E non è ancora conscio di quanto sia forte. Non si tira mai indietro, gli piace gareggiare, non ha paura di andare contro nessuno. Se non è andato bene ai Mondiali di Budapest non significa nulla. Aspetto lui e Larissa Iapichino, sia a Roma sia a Parigi: sono sicuro che ci faranno divertire”. Una battuta anche sulle grandi sorprese dell’anno: “È difficile scegliere e non voglio farlo. Ma l’oro di Samuele Ceccarelli nei 60 è stata ‘tanta roba’. Non solo ha vinto gli Europei indoor, ma li ha vinti battendo il campione olimpico dei 100 metri”.

Sulla candidatura di Roma per i Mondiali 2027: È una sfida difficile, ma mi sono sempre piaciute. Abbiamo presentato il dossier al Ministro dello Sport e speriamo sia preso in considerazione. L’atletica in questo momento sta trascinando lo sport italiano e credo meriti il sostegno di tutti. Non è facile anche perché ci confrontiamo con realtà come Nanchino e Dubai, con molte risorse e possibilità. Ma possiamo provarci”.

Il mandato finirà al termine del 2024, ma Stefano Mei cercherà la riconferma alla guida della Fidal: “Vorrei continuare il lavoro che ho iniziato, credo sia mio dovere provare a portare avanti le mie idee e le progettualità. Avevo orizzonti per otto anni e cercherò di essere confermato per un nuovo mandato. Penso sia stato fatto tanto, ma so perfettamente che c’è ancora tantissimo da fare soprattutto per il territorio”.

Foto: FIDAL

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità