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ATP Finals 2023: per Alcaraz la prima volta non è semplice con i russi e Zverev

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Carlos Alcaraz

Se molte delle attenzioni a tema ATP Finals 2023 in chiave italiana sono ovviamente poste nel girone Verde, quello di Jannik Sinner, ce n’è anche un altro da osservare con attenzione. Si tratta di quello Rosso, nel quale sono presenti Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Andrey Rublev e Alexander Zverev.

Di fatto, è come se il murciano si trovasse contro l’intera parte russa del torneo, dal momento che due dei restanti facenti parte del raggruppamento sono russi di loro e il terzo, pur se tedesco al 100%, è figlio di ex tennisti russi stabilitisi ad Amburgo. Il tutto proprio nei giorni in cui sta cercando di ritrovare una sorta di brillantezza perduta: a Shanghai si è fermato contro Grigor Dimitrov (e il bulgaro ha tirato fuori un gran finale di 2023), mentre a Parigi-Bercy un altro russo, Roman Safiullin, lo ha subito estromesso.

Sarà dunque, forse, una prima volta torinese complessa per il numero 2 del mondo, il quale ha un’unica possibilità per riprendersi la vetta del ranking ATP a fine anno: vincere tutte le partite e vedere Novak Djokovic perdere le tre del suo raggruppamento. Uno scenario decisamente improbabile. Com’è improbabile che Medvedev possa superarlo, anche se in questo caso l’idea è fondamentalmente quasi la stessa della questione Alcaraz-Djokovic. Con una piccola variabile: in questo caso è certo almeno lo scontro diretto.

ATP Finals, il girone di Jannik Sinner: c’è il ‘boss’ Djokovic, Rune e Tsitsipas bei banchi di prova

Di Medvedev parlando, allo stato attuale delle cose il favorito del raggruppamento è lui, anche se l’ex vincitore degli US Open lo si è visto andare a corrente alternata, dalle due finali perse con Sinner a Pechino e Vienna ad uscite premature. Semmai, quello che si è garantito una continuità è il suo connazionale: Rublev, infatti, forse non è riuscito a portare a casa Shanghai in una finale tesissima, ma ha fatto capire che bisogna andare a batterlo prima di poter raggiungere traguardi superiori. E, considerando che è numero 5 del mondo, come “biglietto d’ingresso” è di quelli da VIP del tennis. Curiosità: ci sarà in ogni caso la prima sfida tra lui e Alcaraz, finora mai trovatisi di fronte nel circuito.

E poi c’è Alexander Zverev. Il tedesco arriva, in sostanza, da una stagione in cui ha saputo riprendere pian piano, se non il passo che aveva prima del tremendo infortunio della semifinale del Roland Garros 2022, qualcosa di non lontano. In particolare, tolti i “buchi” di Pechino e Shanghai, sia a livello Slam che 1000 si è ripreso palcoscenici importanti, dalle semifinali a tutti i risultati che gli sono serviti per tornare nei 10. Potenzialmente è la vera mina vagante, anche considerando che indoor non si trova così male. Del resto ha un record di 7-2 nelle finali giocate al coperto, e due di quelle sette sono ATP Finals. Compresa quella del 2021, la prima a Torino.

Andiamo ora a scorrere i precedenti tra i giocatori di questo girone: Alcaraz-Zverev 3-3, Alcaraz-Medvedev 2-2, Alcaraz-Rublev 0-0, Medvedev-Zverev 10-7, Medvedev-Rublev 6-2, Zverev-Rublev 5-3.

Foto: LaPresse

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