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ATP Finals, chi perde nel girone poi vince la finale? Sinner deve sfatare questa tradizione
Le ATP Finals rappresentano un unicum nel panorama tennistico globale, perché non esistono altri tornei del circuito in cui un giocatore ha la possibilità di perdere una partita e poi conquistare il titolo. Il format del round robin, con a seguire semifinali incrociate e la finale, ha proposto in passato degli scenari davvero anomali in tal senso.
Non sorprende dunque la situazione venutasi a creare questa settimana al Pala Alpitour di Torino, con Jannik Sinner che dovrà affrontare quest’oggi Novak Djokovic nell’atto conclusivo dopo aver battuto il serbo nella fase a gironi. Si tratta infatti nello specifico della 20ma finale al Master tra due giocatori provenienti dallo stesso raggruppamento.
In 11 casi su 19 si è invertito il risultato del round robin, mentre negli altri 8 è arrivato il secondo successo consecutivo nello scontro diretto nell’arco di una singola edizione. Una statistica che sorride dunque a Nole, già protagonista di questa “impresa” nel 2008 (il suo primo titolo alle Finals) contro il russo Nikolay Davydenko e nel 2015 contro un certo Roger Federer.
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Gli altri tennisti capaci di ribaltare in finale l’esito della sfida andata in scena con lo stesso avversario nel girone sono in ordine cronologico Manuel Orantes nel 1976 (con Wojtek Fibak), Stefan Edberg nel 1989 (con Boris Becker), Andre Agassi nel 1990 (con Edberg), Pete Sampras nel 1994, 1996 (entrambe contro Becker) e 1999 (contro il suo grande rivale Agassi), Gustavo Kuerten nel 2000 (con Agassi), David Nalbandian nel 2005 (contro un Federer condizionato da una storta alla caviglia) e più recentemente Alexander Zverev nel 2018 (contro Djokovic) e nel 2021 (con Daniil Medvedev).
Foto: Lapresse