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ATP Finals, Djokovic non aveva mai realizzato tanti ace come contro Sinner, ma ha perso
Numeri che fanno riflettere. Nell’analisi post match tra Jannik Sinner e Novak Djokovic, partita tanto attesa del Gruppo Verde delle ATP Finals 2023, gli spunti sono molteplici. Il successo dell’altoatesino, per la prima volta a segno contro il n.1 del mondo, chiaramente sta alimentando non poco entusiasmo nel Bel Paese, specie perché il Master si sta tenendo in Italia, nello specifico al Pala Alpitour di Torino.
Una prestazione di altissimo livello rappresentata dai 15 ace, dal 60% di prime di servizio in campo con cui ha raccolto il 79% dei quindici e il 55% con la seconda, realizzando 37 vincenti e commettendo solo 11 errori in più di tre ore di gioco, al cospetto del tennista più vincente di sempre. Numeri che pesano in un incontro estremamente equilibrato con un Djokovic di qualità.
Se si vanno a valutare i punti realizzati da entrambi, si arriva a una situazione di parità, ovvero 109 ciascuno, ma è chiaro che Jannik sia stato in grado di fare la differenza nei momenti decisivi, quando le chance si sono create. Come detto dallo stesso Nole in conferenza stampa: “Sinner ha meritato la vittoria perché ha giocato meglio di me i punti importanti“.
In questo contesto, destano sensazione anche i numeri del serbo che sono estremamente positivi: 63% delle prime in campo, 81% dei quindici conquistati in questo caso e il 59% con la seconda, 46 vincenti e 14 errori gratuiti. In tutto questo 20 ace, una cifra quest’ultima mai ottenuta in carriera dal campione nativo di Belgrado nei match al meglio dei tre set.
Dati che danno ulteriore lustro al successo di Sinner, capace di battere un Djokovic in grado di spingersi a tanto e per di più in una partita il cui epilogo è stato al tie-break del terzo set, dove Nole ha subìto nei tornei di categoria 1000+Finals negli ultimi dodici anni la sesta sconfitta. Questa la dice lunga su quanto fatto dall’altoatesino.
Foto: LaPresse