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ATP Finals, il girone di Jannik Sinner: c’è il ‘boss’ Djokovic, Rune e Tsitsipas bei banchi di prova

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Jannik Sinner

Il percorso è tracciato. Sono stati designati ieri i due gironi delle ATP Finals di Torino, che metteranno di fronte i migliori otto giocatori dell’anno 2023 di tennis. Tra di loro c’è Jannik Sinner, alla seconda partecipazione ma alla prima ‘per diritto’, dopo l’apparizione di due anni fa in cui prese il posto di Matteo Berrettini. Il girone dell’altoatesino non è sicuramente dei più comodi, ma con l’élite tennistica non sarebbe stato altrimenti. Ma ha giocatori con cui in carriera può vantare ben poche vittorie.

Il principale rivale nel gruppo verde è il ‘boss finale’ Novak Djokovic. Tre partite e tre sconfitte per l’altoatesino contro il serbo, che a Parigi-Bercy ha messo in chiaro ancora una volta di essere in forma smagliante con il quarantesimo Master della carriera. E la possibile settima affermazione nelle Finals, che gli permetterebbe di diventare il giocatore più titolato della storia del torneo, può rappresentare una motivazione enorme per lui. Ma un lato positivo c’è: nel caso di passaggio del turno, lo si potrebbe affrontare solo in finale.

Gli altri due avversari sono invece Stefanos Tsitsipas ed Holger Rune. Giocatori che Jannik ha spesso trovato indigesti: con il greco il bilancio è di due vittorie in sette confronti, di cui l’ultimo lo scorso febbraio a Rotterdam. In cui però l’azzurro diede i primi segni di crescita contro i grandi nomi, cosa un po’ mancata nel 2022, battendolo con un netto 6-4 6-3. Più complicata la storia con il danese: due ko, nella semifinale di Sofia 2022 quando Sinner alzò bandiera bianca sul finale di partita ritirandosi sul 5-2 del terzo set per il suo dirimpettaio, e nel penultimo atto di Montecarlo, con l’altoatesino che si fece sfuggire una sfida dominata per quasi due set.

Ma d’altro canto, sia Rune che Tsitsipas non attraversano momenti felicissimi. Il danese ha vissuto un lunghissimo periodo nero fino a metà ottobre, ritrovando un po’ di respiro con la semifinale di Basilea e gli ottavi di Parigi-Bercy, lottando quasi ad armi pari con Djokovic. Il greco viene da tre semifinali consecutive post Shanghai, ma se a Vienna ha poco da rimproverarsi con Daniil Medvedev, i ko con Arthur Fils ad Anversa e Grigor Dimitrov a Parigi-Bercy sanno molto di occasione sprecata. E soprattutto, non li affronta da mesi, con i suoi avversari che non hanno ancora conoscenza diretta dei miglioramenti messi in campo in questo autunno. In conclusione, quello di Jannik Sinner è un girone difficile, molto. Ma se il suo raggruppamento fosse stato comodo, forse non staremmo parlando del torneo dove si sfidano gli otto migliori giocatori al mondo nell’anno solare.

Foto: Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI – LivePhotoSport.it

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