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ATP Finals, Jannik Sinner poteva eliminare Djokovic nel girone: giusto non farlo, ha vinto la sportività
Un professionista serio e un vero sportivo. Jannik Sinner ha perso la Finale delle ATP Finals 2023 contro Novak Djokovic (n.1 del mondo). Una versione scintillante del serbo al cospetto di una non altrettanto brillante dell’altoatesino, apparso poco centrato e non fisicamente al 100%, come invece è stato Nole. Per questo si è assistito a un match che, purtroppo, non ha avuto storia ed è stato concluso 6-3 6-3.
Tuttavia, Sinner è stato protagonista di una grandissima settimana, togliendosi la soddisfazione di battere lo stesso Djokovic nel round robin (prima vittoria in carriera) e spingendosi fino all’ultimo atto, piegando Stefanos Tsitsipas, Holger Rune e Daniil Medvedev.
Un’esperienza utile per l’altoatesino, che mai si era cimentando in un contesto di questo genere, affrontando a stretto giro i tennisti più forti del pianeta. Djokovic si è rivelato migliore ancora una volta, ma la crescita di un tennista di alto livello passa anche dalle sconfitte e vedremo se e quanto Jannik saprà imparare, preso atto comunque di un percorso eccellente.
Un’avventura che però avrebbe potuto non vedere Nole in semifinale, visto che il suo destino è dipeso proprio dall’italiano. Un’ eventuale sconfitta di Sinner, nell’ultima sfida del girone, sarebbe potuta costare l’eliminazione al campione nativo di Belgrado, considerando che il tennista nostrano si presentava già qualificato prima della partita contro il danese.
Jannik, da questo punto di vista, ha dato una lezione di professionalità e di sportività, volendo comunque vincere contro un tennista che lo aveva sempre battuto (Rune) e affrontare il più forte di tutti sul campo e non scappando vigliaccamente, sfruttando un aspetto del regolamento. Per questo, ci sentiamo di dire bravo all’altoatesino, contrariamente a chi lo sta accusando di essere stato poco scafato.
Foto: LaPresse