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ATP Finals, Sinner-Djokovic è la 94a sfida di un italiano al n.1 del mondo. La percentuale di vittorie
Domani sera Jannik Sinner sfiderà Novak Djokovic per il secondo match del Gruppo Verde alle ATP Finals di Torino, e questo è fatto già noto. Ma a parlare sono ancora i numeri, che raccontano di un dato particolare. Questa, infatti, sarà la 94a volta in cui un italiano andrà a sfidare il numero 1 del mondo.
Al momento il dato parla di 9 vittorie e 84 sconfitte, per una percentuale complessiva del 9,677%. Un dato che, se vogliamo, è anche piuttosto buono per numerosi ordini di ragioni. Le cifre, ovviamente, si riferiscono alla sola Era Open e, in particolare, all’era delle classifiche computerizzate, cioè dal 1973 in avanti.
Il primo italiano a giocare al cospetto del leader mondiale dell’epoca è stato Paolo Bertolucci nel 1973 al Paris Open a livello di terzo turno: perse 6-2 6-2 da Ilie Nastase. La prima vittoria in tal senso la ottenne, proprio contro il non certo calmo rumeno, Corrado Barazzutti l’anno dopo nei quarti a Monaco di Baviera: 6-3 7-6 6-1.
Due le vittorie di Adriano Panatta, sempre su Jimmy Connors: 4-6 6-3 7-5 a Stoccolma e 6-1 7-5 a Houston, finale 1975 in un caso e primo turno 1976 nell’altro. Toccò poi a Gianluca Pozzi al Queen’s nel 2000, ma per ritiro di Andre Agassi sul 4-6 3-2. Nel 2007, al Foro Italico Filippo Volandri sconfisse Roger Federer per 6-2 6-4, ed erano ottavi di finale nei migliori Internazionali del livornese. Più recenti le ulteriori 4 occasioni: ancora a Roma, secondo turno vittorioso di Fabio Fognini su Andy Murray nel 2017, poi il 6-2 6-1 nei quarti di Vienna 2020 rifilato da Lorenzo Sonego proprio a Djokovic. Infine, a due settimane di distanza quest’anno, prima Sinner e poi Lorenzo Musetti hanno battuto Carlos Alcaraz e ancora Djokovic, l’uno in semifinale a Miami, l’altro nel terzo turno di Montecarlo.
L’italiano che più di tutto ha affrontato numeri 1, senza mai batterli nel momento in cui lo erano, è stato Andreas Seppi con 10 nella sua più che ventennale carriera. Djokovic, invece, è anche il leader ATP più incontrato dagli italiani: 23 occasioni. Inevitabilmente, Sinner è quello che, da domani, sarà l’uomo che più in alto di tutti si trova al momento del confronto con il leader del ranking ATP, essendo numero 4 del mondo. Il giocatore più in basso nella graduatoria capace di confrontarsi con quello più in alto in assoluto è stato invece Paolo Canè, che nel 1986 era addirittura numero 208 ATP quando giocò e perse al terzo turno a Roma contro Ivan Lendl: era il 15 maggio 1986.
Foto: LaPresse