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ATP Finals, un Novak Djokovic in versione monstre: servizio devastante e gratuiti al minimo
I numeri della finale delle ATP Finals parlano chiaro, e sono per la massima parte a favore di Novak Djokovic. Il serbo ha lasciato pochissimo spazio a Jannik Sinner nell’ultimo atto di quello che, un tempo, era chiamato comunemente Masters. Al Pala Alpitour di Torino è andato in scena il trionfo numero 98 del serbo sul circuito maggiore.
Giornata da ricordare per lui, soprattutto per com’è riuscito a collezionare un impressionante numero di pochi errori gratuiti: 10 in tutto il match e solamente 3 fino al 6-3 3-2, quando ha iniziato a concedere qualcosina in più. Certo, poi ci sono anche i 16 vincenti. Per contro, Sinner finisce a quota 17-30. E molti di quei 30 sono arrivati nel momento in cui ha tentato di rimettere in piedi il match, con alcuni errori davvero grossolani, ma sintomo di una forse minore lucidità rispetto ai giorni scorsi, in cui si è trovato di fronte a battaglie veramente dure.
Se i numeri di prime in campo sono simili per i due (70%-66%), a spaventare è la produttività della prima di Djokovic: 91% di punti vinti con essa, un del tutto irreale 29/32 che mostra come abbia tenuto ben saldo il fondamentale. 57% per Sinner, un po’ più in basso del suo standard abituale. 64%-48%, invece, i punti vinti sulla seconda.
Jannik ha provato a reggersi nell’ultimo atto con 8 ace contro i 13 del suo avversario, ma l’unico doppio fallo è anche quello che gli è costato il match intero. Dati ulteriori sono ravvisabili per durata degli scambi: su 0-4 colpi, 5-8 colpi e oltre 9 colpi è sempre Djokovic avanti, 42-33, 17-9 e 13-6. Detto anche: per (quasi) ogni problema una soluzione.
Dei 120 punti di questa finale, 72 li ha vinti il serbo e 42 l’italiano. Numeri e dati che, alla fine, restituiscono l’ora e 43 minuti in cui i due giocatori si sono trovati l’uno di fronte all’altro. Quelli in cui, per la dodicesima volta nella storia, la finale delle Finals ha invertito il risultato del girone.
Foto: LaPresse