MotoGP
Attento Bagnaia: ora Martin è un cavallo pazzo che gioca ai limiti del regolamento
Il finale di stagione della MotoGP è cominciato nel peggiore dei modi per Francesco Bagnaia a Valencia (Spagna). Il campione del mondo in carica della Ducati, che difende 21 punti nei confronti del grande rivale iberico Jorge Martin, ha vissuto un venerdì problematico, non riuscendo mai a trovare le giuste sensazioni con la gomma anteriore e terminando la sessione di pre-qualifiche addirittura in quindicesima posizione. Ciò significa che ‘Pecco’ dovrà affrontare domani le forche caudine della Q1, dove solamente i primi due classificati accederanno alla successiva Q2, mentre tutti gli altri scatteranno dalla tredicesima posizione in poi sulla griglia di partenza. Insomma, non superare il taglio vorrebbe dire compromettere il fine settimana e, probabilmente, anche il Mondiale.
La pista ‘Ricardo Tormo’ di Valencia non piace a Bagnaia, e non è un mistero. È vero che vinse nel 2021, tuttavia si trattò della classica eccezione che conferma la regola, perché per il resto non è mai salito sul podio, nemmeno nelle classi inferiori. Si tratta di un circuito con poche staccate decise e con diverse curve da affrontare in percorrenza, peraltro in senso antiorario. Insomma, le caratteristiche del tracciato non esaltano le qualità del centauro piemontese.
Ad aggiungere ulteriore pepe alla già complicata situazione ci ha pensato Jorge Martin. Lo spagnolo è stato sin troppo chiaro nella conferenza stampa della vigilia: “Non so se avrò un’altra occasione come questa, devo fare di tutto per provarci“. ‘Martinator’ sa di non avere ormai più nulla da perdere, ma al tempo stesso è ben consapevole che 21 punti da recuperare non sono neppure incolmabili quando in palio ve ne saranno 37 tra sabato e domenica. Il madrileno è fermamente convinto di poter vincere sia la Sprint Race sia la gara domenicale: a quel punto a Bagnaia servirebbero due quinti posti per confermarsi campione. Chiaramente per l’italiano si tratterebbe di piazzamenti difficili da raggiungere partendo dalla quinta fila o oltre (se non dovesse superare lo scoglio della Q1). Per questo Martin ha deciso di giocarsi il tutto per tutto, anche con un comportamento “poco edificante“, per utilizzare le parole del team manager Davide Tardozzi.
Nelle battute conclusive delle pre-qualifiche, ogniqualvolta Bagnaia è uscito dal box, subito Martin lo ha seguito, piazzandosi alla sua ruota, in alcuni frangenti quasi tamponandolo. Il pilota della Ducati Pramac ha rischiato addirittura di investire Tardozzi proprio per evitare che Bagnaia potesse scappargli. Un comportamento messo in atto con l’unico e palese intento di innervosire l’avversario. Martin sa di non essere più padrone del proprio destino, dunque da ora in poi le proverà tutte affinché vengano a crearsi quelle situazioni che gli consentirebbero il ribaltone nella classifica iridata. A costo persino di incrinare il rapporto con il team Ducati. Lo spagnolo è ormai un cavallo pazzo indomabile, peraltro velocissimo, se pensiamo che ha ottenuto il secondo tempo nonostante Bagnaia gli abbia fatto suo malgrado ‘da tappo’.
‘Pecco’ si trova dunque in una posizione delicatissima, alle prese con una moto scorbutica, un tracciato che non ama, un avversario che ha deciso di spostare l’asticella della sfida sul piano della provocazione ed una Q1 da vivere con il cuore in gola e dal cui esito potrebbe dipendere un’intera stagione. Vedremo se, come già accaduto in passato, nelle difficoltà emergerà il miglior Bagnaia.