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Basket, il duro sfogo di Ettore Messina: “A questi schifosi dico che ho vinto 35 tituli”

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Vittoria dopo un periodo molto difficile nell’Eurolega di basket per Milano, che ha festeggiato ieri sera in casa contro i turchi dell’Efes per 92-76, tornando al successo dopo la sconfitta patita nel derby contro la Virtus Bologna ed incamerando così la terza affermazione stagionale in Europa.

La tensione si è fatta sentire anche in sala stampa, nonostante l’esito positivo del match: all’ultima domanda posta durante la consueta conferenza stampa, il tecnico Ettore Messina, come riporta backdoorpodcast.com, ha risposto con parole forti.

Il quesito, posto da Luca Guazzoni (RealOlimpiaMilano), è stato il seguente: “Quanto è importante, in un’Eurolega dove saltano allenatori con facilità, avere questa fiducia incondizionata da parte della società?“, e la risposta di Messina è stata quella di seguito riportata.

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Il tecnico ha affermato: “La cosa più importante. Perché anche le squadre capiscono immediatamente se l’allenatore gode di una certa fiducia dentro il club oppure no. Normale, questo. Nel momento in cui scossano i cerchioni, come dicono a Bologna, voglio dire, e attorno c’è una rumba che sembra che hai fatto il Girolimoni – voi non sapete chi è Girolimoni, tranne quelli un po’ più anziani, questo famoso che durante il Ventennio rapiva i bambini e poi li violentava, che poi sembra che non fosse neanche vero e fosse stato accusato… – sembra che qui sbagli una partita, due partite, tre partite, o sbagli un americano, o sbagli una stagione, improvvisamente… Non è che bisogna essere come Mourinho: tutti questi scienziati qui, questi vigliacconi che ti insultano senza metterci il nome e il cognome, tutti questi schifosi…“.

Messina è stato un fiume in piena: “Mi verrebbe da fare come Mourinho e dire: “35”. 35 cosa? I tituli. Sono più di 1 titulo a stagione nella mia professione. Sinceramente, voglio dire, vado avanti. Però per i giocatori è importante, perché così i giocatori sanno che si continua ad andare avanti insieme e si cerca di fare le cose meglio, di farle bene e alla fine magari si vincerà come l’anno scorso, che era un anno durissimo. Non è importante per il fuori, è importante per il giocatore. Perché il giocatore, ovviamente, dice “Se qui è così, alla fine, l’importante è salvare il proprio culo”. E automaticamente, poveretto, è in difficoltà un giocatore, capisci? E invece no, un giocatore dice “Mi sembra che siano persone stabili”, è più sereno nel provare a fare le cose, anche sbagliando, tutto qui. La stima del signor Armani è importante per me nei confronti della squadra e per la squadra stessa. Del fuori, sinceramente, abbiamo già dato, basta. E con questo chiudiamo“.

Foto: LaPresse

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