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Biathlon, Dorothea Wierer: “Potrei ritirarmi oggi senza alcun rimpianto. Estate non facile, il momento migliore è stata la MotoGP!”

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Dorothea Wierer

Dorothea Wierer si appresta a iniziare la stagione 2023-24 nell’inedito ruolo di decana del circuito. I ritiri di Marte Røiseland Olsbu, Tiril Eckhoff e Denise Herrmann l’hanno difatti tramutata nell’atleta più vincente in attività. Con i suoi 3 ori iridati e 2 Coppe del Mondo assolute in bacheca, la trentatreenne azzurra è la donna più blasonata ancora in azione. Intervistata nei giorni scorsi dal sito ufficiale dell’Ibu, l’iconografica altoatesina ha rilasciato una serie di interessanti dichiarazioni relativamente al proprio futuro, sia esso prossimo o meno.

L’estate non è andata benissimo dal punto di vista dell’allenamento. Ho avuto molti impegni e sto coltivando differenti interessi oltre al biathlon. Per esempio, posso dire che il momento più alto della off-season sia stato rappresentato dal weekend passato a Misano come ospite d’onore della MotoGP! È difficile restare concentrata al 110% sulla vita d’atleta, ma è una situazione a cui mi sto abituando”.

“Forse però questo è il segreto che mi sta permettendo di competere più a lungo di quanto avessi mai pianificato ed essere competitiva più di quanto avessi mai pensato. Ho chiuso nove stagioni consecutive tra le prime dieci della classifica generale. Questo significa molto per me ed è una motivazione a proseguire”.

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La mia forza? Essere costante ad alto livello. Non sono quel genere di atleta che raggiunge un picco di forma a ridosso dei grandi appuntamenti, anche perché prima di essi mi vengono sempre molti dubbi su me stessa. Mi aspetto che ci possa essere lotta per la conquista della Coppa del Mondo femminile 2023-24, non sarà come tra gli uomini dove Johannes Bø può fare praticamente ciò che vuole. Penso che la sfida tra le donne sarà molto interessante”.

“Se voglio vincere la Sfera di Cristallo? Non mi pongo obiettivi particolari, vivo giorno per giorno o tutt’al più settimana per settimana. Chiaramente se sto bene sono più motivata, ma questo discorso vale per chiunque. Preferisco non fissare traguardi, ma sorprendere me stessa a ogni buon risultato. Sicuramente questo non significa che non lavoro sodo. Nessuno vuole presentarsi al via di un appuntamento di livello assoluto in stato di forma precario”.

“I Mondiali di Nove Mesto avranno un significato particolare. Ho vissuto una magnifica esperienza nel 2011, quando vinsi tre medaglie d’oro junior. Poi nel 2013, con la staffetta, abbiamo conquistato proprio qui la prima medaglia di sempre in campo femminile per l’Italia. Ho sempre avuto un buon rapporto con questa località e le piste mi piacciono. Molto dipenderà però dalle condizioni della neve, potrebbe darsi che la troveremo ‘marcia’, e il vento può essere un fattore imprevisto. Comunque è un posto bellissimo per l’atmosfera generata dai tifosi. La struttura delle tribune del poligono fa sì che sembri di essere in uno stadio. Vedremo quale sarà il mio stato di forma a febbraio e cosa sarò in grado di fare”.

“Se proseguirò fino ai Giochi Olimpici del 2026? Come al solito, rispondo che non lo so. Tutti me lo chiedono, ma prenderò una decisione solo a marzo e non sarà basata esclusivamente sui miei risultati. Posso solo dire di essere soddisfatta della mia carriera e di ciò che ho ottenuto. Se mi ritirassi oggi, non avrei alcun rimpianto. Se qualcuno, dieci anni fa, mi avesse fatto vedere il mio futuro, non ci avrei mai creduto!”.

Foto: La Presse

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