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Bob, scatta la Coppa del Mondo maschile 2023-24. Lochner vs Friedrich, sarà scontro fra titani?

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La Coppa del Mondo di bob è prossima alla partenza, almeno per quanto riguarda il settore maschile. Venerdì 17 novembre a Yanqing (Cina) scatterà infatti la stagione degli uomini, ma non quella delle donne, destinata a prendere il via solo a inizio dicembre.

Sarà un inverno interessante, poiché veniamo dalla stagione in cui lo strapotere assoluto di Francesco Friedrich è parzialmente venuto meno. Il trentatreenne tedesco, per anni dominatore incontrastato, è stato letteralmente azzoppato da un serio infortunio al quadricipite. Ha quindi dovuto lasciare lo scettro del bob a due al connazionale e coetaneo Johannes Lochner, difendendo però il trono nel bob a quattro, dove la magagna fisica ha avuto un peso specifico inferiore.

Il sassone e il bavarese si presentano ai nastri di partenza del 2023-24 come gli uomini da battere, ma dovranno tenere un occhio di riguardo su Michael Vogt. Il ventiseienne svizzero sta progressivamente salendo di livello ed è forte di un indiscutibile vantaggio anagrafico, poiché ha 7 anni in meno del tandem schwarz-rot-gold. La biologia gioca a suo favore, ma il cambio della guardia non è così scontato. Non è solo una questione fisica, bensì anche di abilità di guida ed esperienza.

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Per tutti gli altri, potrebbe aprirsi qualche porta in più rispetto al passato. Il britannico Brad Hall, a conti fatti il rivale più temibile dei tedeschi, è fermo ai box a causa di un serio infortunio i cui tempi di recupero sono incerti. Il lettone Oskars Kibermanis si è arreso a un perdurante problema fisico, annunciando un precoce ritiro. Questo significa che anche gli italiani potrebbero beneficiare della situazione.

In tal senso, nel 2022-23 qualcosa si è (ri)visto. Patrick Baumgartner e Mattia Variola hanno dimostrato di avere le qualità per fare qualcosa in più di un mero atto di presenza. Non si può certo pretendere di vederli minacciare gli esarchi della disciplina, la prospettiva più verosimile è quella di trovarli quante più volte possibile ai margini della top-10. Non sarebbero i fasti azzurri del passato, ma neppure il nulla assoluto a cui ci si stava rassegnando. Sarebbe “Qualcosa”. Come si suole dire, “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.

Foto: La Presse

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