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Busto Arsizio reagisce alla nomina di Velasco: “Appreso dal web, si vota per il doppio incarico”. Muro contro muro?

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Julio Velasco

Julio Velasco è stato ufficialmente nominato CT della Nazionale Italiana di volley femminile. Il Guru assoluto della pallavolo internazionale, capace di guidare la Generazione di Fenomeni verso la conquista di due titoli iridati (1990 e 1994), ha ricevuto l’incarico di Commissario Tecnico e succede così a Davide Mazzanti. L’allenatore di La Plata, che fino ad agosto era stato DT delle Nazionali giovanili maschili, avrà il compito di guidare le azzurre alle Olimpiadi di Parigi 2024 (la qualificazione dovrà essere acciuffata attraverso il ranking FIVB, anche se la situazione attuale è di assoluta tranquillità). Attualmente Julio Velasco è l’allenatore di Busto Arsizio, formazione che milita in Serie A1.

Busto Arsizio ha reagito duramente alla notizia, comunicando di aver appreso della nomina soltanto attraverso il web. Nel comunicato si è parlato dell’Assemblea di Lega (non un Consiglio) in cui si dovrebbe votare per il doppio incarico, ma nei fatti sarà ininfluente per quanto concerne il caso Velasco: il tecnico e la Federazione hanno già deciso, indietro non si andrà. Il disappunto della società lombarda è comprensibile visto che a metà stagione dovrà cambiare il proprio allenatore.

IL COMUNICATO DI BUSTO ARSIZIO

UYBA Volley Busto Arsizio apprende oggi pomeriggio dal web del conferimento al proprio coach Julio Velasco dell’incarico di allenatore della nazionale seniores a partire dal primo gennaio 2024. La società biancorossa prende atto di quanto comunicato dalla Fipav e dal suo presidente e non può che congratularsi con il proprio coach per l’importante chiamata. Al tempo stesso UYBA Volley Busto Arsizio attende successivi sviluppi, in primis le decisioni del Consiglio di Lega di domani, nel quale le società consorziate voteranno per il doppio incarico, per definire in maniera esatta il ruolo di Julio Velasco all’interno del club dal primo di gennaio in avanti.

Foto: Photo LiveMedia/Mario Quartapelle

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