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Coppa Davis 2023, i precedenti di Jannik Sinner: bilancio totalmente positivo in singolare
Il legame tra Jannik Sinner e la Coppa Davis è iniziato ufficialmente nel 2021: l’altoatesino, nella sostanza, è stato il terzo giocatore dell’Italia (il primo è stato Matteo Berrettini e il secondo Stefano Travaglia) a fare il proprio debutto giocando esclusivamente nelle varianti del nuovo format, quello che si gioca totalmente al meglio dei due set su tre.
In singolare, finora, il suo bilancio risulta quasi del tutto immacolato: 6 vittorie e una sola (insignificante, come vedremo) sconfitta. Parlando di 2021, il debutto arrivò al Pala Alpitour di Torino, che allora fu sede di due gironi e un quarto di finale della fase decisiva dell’evento. L’altoatesino, proveniente dalle ATP Finals in cui era entrato da riserva al posto di Berrettini, iniziò contro gli USA riuscendo nell’impresa di lasciare solo due game a John Isner, uno che conosce l’esatto significato della parola “servizio”.
Dal 26 al 27 novembre, altra sfida con il colombiano Daniel Elahi Galan: avvio equilibrato, poi 7-5 6-0. In doppio, invece, sconfitta assieme a Fabio Fognini, ma lottatissima (6-2 5-7 7-6) contro Juan Sebastian Cabal e Robert Farah, tra i migliori al mondo di specialità. Infine, il quarto con la Croazia: arrivò la rimonta da sotto 3-6 4-5 e servizio per Marin Cilic a 3-6 7-6 6-3, ma non bastò. Ancora assieme a Fognini, il cammino finì contro Nikola Mektic e Mate Pavic, al tempo dominatori della scena globale.
L’anno dopo, nel preliminare, durissima trasferta slovacca: Jannik venne a capo di un complicato Norbert Gombos per 6-4 4-6 6-4, ma, assieme a Simone Bolelli, non riuscì sul filo di lana a portare a casa un altro punto contro Filip Polasek e Igor Zelenay. Quel 6-3 1-6 7-6 portò l’Italia sotto 1-2, e ci vollero il successo dell’altoatesino per 7-5 6-4 su Filip Horansky e quello di Lorenzo Musetti su Gombos per dare all’Italia il pass per la fase a gironi.
Qui l’attuale numero 4 ATP arrivò alla Unipol Arena di Bologna con un’immensa stanchezza provocata dagli US Open e in particolare dal quarto di finale perso con match point a favore contro Carlos Alcaraz. Fu dispensato dalla prima giornata, poi entrò in campo contro l’Argentina e, nonostante fosse chiaramente sotto il suo abituale livello per le ragioni sopracitate, batté 7-5 1-6 6-3 Francisco Cerundolo. Arrivò il 18 settembre l’unica sconfitta in singolare, quella contro Mikael Ymer in un ormai del tutto inutile Italia-Svezia, dato che l’Italia era già qualificata e prima e la Svezia fuori dai giochi. In sostanza, quel 6-4 3-6 6-3 ha i crismi del non contare.
Foto: LaPresse