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Coppa Davis 2023, Jannik Sinner: “Voglio giocare contro Djokovic per la mia crescita personale”
Domani, a partire dalle ore 12.00, sarà di scena a Malaga (Spagna) la seconda semifinale di Coppa Davis 2023 tra l’Italia e la Serbia. Un nuovo confronto all’orizzonte tra Novak Djokovic (n.1 del mondo) e Jannik Sinner (n.4 ATP), dopo quanto accaduto alle ATP Finals di Torino, dove il serbo ha ottenuto il settimo successo in carriera, ma nello stesso tempo Jannik si è tolto la soddisfazione di battere Nole nel round robin, cosa che mai aveva fatto in precedenza.
In questo caso la situazione è diversa, in quanto non tutto dipenderà da loro, trattandosi di una competizione a squadre. Tuttavia, Sinner è pronto alla sfida: “Per la mia crescita personale voglio affrontare Djokovic. Tutte le partite sono 50/50, può succedere di tutto. Sono contento di essere qui a Malaga, l’anno scorso non ho potuto partecipare alle Finals per infortunio. Sono qui per dare il 100% per la squadra“, ha dichiarato in conferenza stampa.
L’azzurro ha toccato altri temi interessanti. In primis, la gestione della pressione: “E’ un privilegio, non sono molti i giocatori che possono contare su questo privilegio. In Davis c’è una pressione diversa, sai che hai molte responsabilità perché non ci sono molte opportunità. Certo arrivare qui in fiducia aiuta, anche se all’inizio della prima partita ho cominciato così così. È bello però che l’ultima competizione della stagione sia un evento a squadre, ti dà molta energia. Stiamo facendo tutti le cose giuste, siamo una grande famiglia e direi che lo abbiamo dimostrato. Stiamo tutti dando il 100%, è il minimo che ognuno di noi può fare, specialmente perché giochiamo per il nostro Paese”.
Nella sfida contro l’Olanda si sono notati i grandi miglioramenti al servizio: “Fa tutto parte del processo. C’è stato un momento quest’anno in cui ho cambiato qualcosa nella tecnica e sono riuscito ad andare oltre le mie percentuali solite come a Vienna, ma non sempre può andare così. Lì sono riuscito a mettere in campo due volte più dell’80% di prime, che per me è qualcosa di incredibile! (ride, ndr). Oggi sono stato coraggioso anche a variare e ad usare le rotazioni, su questo campo lo slice scivola un po’“.
In conclusione, l’amalgama con Lorenzo Sonego in doppio, decisiva per la vittoria contro gli olandesi: “Mi piace giocarlo quando ho un compagno con cui condividere le emozioni. Nella Davis ovviamente è diverso. Bolelli è un ottimo doppista, Musetti gioca bene il doppio, Arnaldi pure. Quando Filippo mi ha detto che dovevo giocare ancora ero felice, la combinazione tra l’essere felici in campo e dare tutto oggi è stata la chiave. Siamo partiti sfavoriti, avevamo una grande responsabilità. Io e Lorenzo eravamo più giovani ed è girata bene“.
Foto: LiveMedia/Andrea Rosito